Sarà il quarto derby a stelle e strisce della stagione. RedBird ha il bilancio in positivo contro Oaktree, ma la stagione dei nerazzurri al momento ha grandi sogni di trionfo.


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Milan-Inter, derby americano. Grossa differenza tra RedBird e Oaktree, stadio punto in comune
"RedBird e Oaktree differiscono non solo per patrimonio in gestione, strategie e settori di business, ma anche per il ruolo che rivestono nei dossier calcistici. Attenzione, entrambi sono titolari al 100%, o giù di lì, rispettivamente di Milan e Inter, ma con una differenza. RedBird si è fatto prestare i soldi dal venditore (Elliott) per completare l’acquisizione da 1,2 miliardi nel 2022 ed è tuttora esposto per 489 milioni come quota capitale, dopo aver rimborsato 170 milioni e prolungato la scadenza al luglio 2028. Oaktree i soldi li ha prestati al vecchio proprietario (Zhang) e, di fronte al mancato rimborso di 275 milioni più interessi, ha escusso il pegno rilevando le quote nerazzurre. Tutto ciò influisce sulla governance e sulle prospettive", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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"La proprietà rossonera non può non subire l’occhio vigile del prestatore che, a garanzia dell’esposizione, vanta il pegno sulle azioni del Milan e, non a caso, ha piazzato nel cda due suoi rappresentanti, uno dei quali (Gordon Singer) particolarmente ascoltato. Cardinale, peraltro, ha scelto la continuità manageriale nominando a.d. e cfo due ex dirigenti di Elliott, Furlani e Cocirio. La proprietà nerazzurra non deve dare conto a nessuno, non ha scadenze imposte da terzi e può gestire il piano di valorizzazione dell’asset su un orizzonte di medio-lungo periodo, chiaramente con l’obiettivo di estrarre il massimo possibile dall’Inter. RedBird e Oaktree, comunque, perseguono lo stesso fine: portare le società milanesi su un livello superiore, in modo da ricavare un ritorno dell’investimento. Il primo vanta competenze su sport, media e intrattenimento e su questo intreccio sta lavorando per far crescere i ricavi del Milan. Il secondo è specializzato nell’area “stressed-distressed” e sa bene come rendere le gestioni sostenibili".
"Il punto in comune è il progetto su San Siro: è stata presentata una proposta che prevede costi di 1,25 miliardi per la costruzione di un nuovo impianto da 71.500 posti, la rifunzionalizzazione del Meazza e la riqualificazione dell’area. Gli ostacoli, tra inchieste, comitati e burocrazia, abbondano. Nel frattempo, le strade dei due club si stanno divaricando, bilanci alla mano. Il Milan è reduce da due utili di fila (+6 e +4 milioni), quest’anno prevede «un piccolo utile o una piccola perdita» ma nel 2025-26 dovrà fare a meno della Champions. L’Inter ha ridotto le perdite fino al -36 milioni del 2023-24, quest’anno si lecca i baffi per i ricchi premi da competizioni e vede il traguardo dell’equilibrio contabile. I rossoneri, però, hanno un vantaggio non da poco: zero debiti bancari, a parte le anticipazioni di crediti. L’Inter, invece, deve fronteggiare un bond da 415 milioni che pesa in interessi per 30 milioni all’anno. Una prima mossa è stata il riacquisto di una porzione di 15 milioni", aggiunge Gazzetta.
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