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Repubblica – Bove, cuore tradito dall’aritmia: batteva in modo rapido e irregolare

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Anche Franco Vanni su Repubblica ha raccontato quanto accaduto ieri a Firenze, durante il primo tempo di Fiorentina-Inter
Alessandro Cosattini Redattore 

Anche Franco Vanni su Repubblica ha raccontato quanto accaduto ieri a Firenze, durante il primo tempo di Fiorentina-Inter. "Si è fatto lasciare di fronte al pronto soccorso, senza nemmeno indossare la giacca, nella sera fredda di Firenze. «Sono il padre di Bove», ha detto alla polizia schierata a protezione della privacy di suo figlio Edoardo, 22enne romano, centrocampista della Fiorentina. Oltre a papà Giovanni, all’ospedale Careggi sono arrivate subito la madre Tanya, italotedesca, che aveva auto un mancamento sugli spalti del Franchi, e la fidanzata Martina, che con “Edo” sta dai tempi delle scuole superiori, hanno fatto anche un corso di cucina insieme, progettano il futuro: lei vive fra Roma e Londra, dove studia, ma era al suo fianco a Firenze. Fra gli amici, Leandro Leonardi, presidente della Boreale, la squadra romana della Camilluccia che Bove ha da poco rilevato perché è quella in cui ha iniziato a giocare: Leonardi gli aveva regalato la prima minicar per andare agli allenamenti. E poi i dirigenti e i compagni della Fiorentina, che hanno sciamato in serata in ospedale dopo che in campo avevano circondato e assistito Edoardo nei quattro minuti trascorsi tra il momento in cui è caduto a terra e la partenza dell’ambulanza.

Il referto medico, al momento dell’ingresso in ospedale, parla di un arresto cardiaco dovuto a una torsione di punta. Tecnicamente, un tipo di aritmia in cui il cuore batte in modo rapido e irregolare. Il ragazzo, all’arrivo in pronto soccorso, aveva livelli di potassio basso nel sangue ed era stato defibrillato in ambulanza. Respirava e il cuore batteva. I primi esami a cui è stato sottoposto hanno escluso danni gravi al sistema circolatorio e al cervello. Ed è la buona notizia che chi vuole bene a Edoardo attendeva. Un quadro clinico che il comunicato ufficiale della Fiorentina, scritto in accordo con i medici del Careggi, riassume così: “Edoardo Bove si trova attualmente in sedazione farmacologica ricoverato in terapia intensiva. È arrivato stabile dal punto di vista emodinamico presso il pronto soccorso e i primi accertamenti cardiologici e neurologici hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio”.


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Al momento del ricovero, è stata segnalata anche una contusione al torace. Un colpo, quindi, che Bove avrebbe ricevuto durante la partita o mentre veniva rianimato: la circostanza è da chiarire. E anche qualora la botta al petto fosse confermata, una correlazione con l’arresto cardiaco che lo ha colpito sarebbe tutta da dimostrare. Un nuovo bollettino sarà trasmesso oggi dall’ospedale, probabilmente in serata. Quel che è certo, come testimoniato da filmati girati a bordo campo dai tifosi, è che Bove, mentre gli altri calciatori discutevano su un pallone uscito dal campo nell’azione del gol poi annullato a Lautaro, è crollato in terra in avanti privo di sensi in avanti, rovinando sul prato, mentre camminava. La manovra del suo compagno Cataldi, che si è assicurato che la lingua non lo soffocasse, è stata preziosa. Invece il capannello dei giocatori intorno a Bove steso a terra, reazione di protezione nobile ereditata forse dal dramma di Eriksen, è «contrario a ogni protocollo di soccorso, perché rischia di intralciare l’intervento dei professionisti», nota Maurizio Casasco, presidente della federazione medico sportiva italiana ed europea.

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A Bove, in ospedale, ha voluto dare il proprio abbraccio tutta la comunità fiorentina, dalla sindaca Sara Funaro al governatore regionale Eugenio Giani, fino ai tifosi della curva Fiesole, che all’ingresso dell’ospedale hanno esposto lo striscione “Forza Edoardo, Firenze è con te”. I vigilantes avevano cercato di farlo rimuovere, è stato un poliziotto a intervenire: “Lasciate lo striscione dov’è, è una questione di umanità”.

È presto per dire se e quando Bove potrà tornare a giocare a calcio, l’attenzione è tutta sul suo recupero fisico. Sarà sottoposto ad altri approfonditi esami, alcuni già oggi, secondo le linee guida del sistema medico sportivo italiano, «le più avanzate al mondo, studiate e imitate ovunque, che hanno portato la mortalità per incidenti in campo a essere di un decimo rispetto alla media dei Paesi del Cio», dice Casasco. Finora tutte le visite a cui Bove era stato sottoposto da professionista, alla Roma prima e alla Fiorentina poi, non avevano evidenziato anomalie cardiache tali da impedire il tesseramento", si legge.

(Fonte: Repubblica)