- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
news
Getty Images
Antonio Conte torna a Milano da avversario. Ieri in conferenza stampa ha ricordato con affetto il passato nerazzurro, ma non era stato altrettanto dolce due mesi fa. Lo ricorda la Repubblica nel focus proposto oggi: "Ma dei giorni interisti ha già parlato, con altri toni, lo scorso settembre:
"Appiano era un disastro. Abbiamo lavorato su campi e foresteria, ora è un fiore all’occhiello». Parole che alla Pinetina non sono piaciute, e sarebbe strano il contrario. Quando arrivò a Milano, chiamato da Marotta per sostituire Spalletti, il progetto del centro sportivo, abbozzato in era Thohir, era già stato messo in cantiere dai nuovi padroni cinesi: dalle stanze dei giocatori allo sviluppo delle palestre. Lui mise fretta, questo sì.
Chiese che il nuovo prato fosse steso il più presto possibile. Pretese che fossero lasciati fuori dai cancelli gli assistenti dei giocatori e gli autisti personali, che bazzicavano l’ex fortino di Helenio Herrera. Non si è più tornati indietro. La Pinetina oggi è isolata come una sala operatoria. E la sua eredità non si esaurisce lì. Scorrendo l’album dei ricordi del biennio contiano — secondo posto in campionato, finale di Europa League e diciannovesimo scudetto — si trovano innovazioni che hanno portato a quel che è venuto dopo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA