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Repubblica – Inter, le differenze tra Spalletti, Conte e Inzaghi: tutti d’accordo su…

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Focus dal quotidiano sugli ultimi tre allenatori nerazzurri alla vigilia della sfida tra Simone Inzaghi e Antonio Conte

Ognuno all'Inter è stato importante a modo suo. Il presente di Simone Inzaghi non sarebbe stato lo stesso senza i trascorsi su quella panchina di Luciano Spalletti e Antonio Conte, che hanno fatto il loro pezzo di strada lasciando una buona eredità. L'attuale allenatore nerazzurro ci ha messo poi del suo per alzare ancora l'asticella. Di questo parla il focus di oggi su Repubblica:

"Quella fra Spalletti, Conte e Inzaghi è una staffetta in cui non è facile dire chi ha fatto cosa. I tre corrono con passo e stile diversi. Conte non comunicava ai giocatori fino a sera se l’indomani ci si sarebbe allenati la mattina o il pomeriggio. Inzaghi al contrario ama programmare, pur senza arrivare alle vette di Mourinho, che ogni mese consegnava l’intero programma del successivo. Su una cosa sono quasi tutti d’accordo: Conte ha riportato la mentalità vincente.

Non si può escludere che, con un mercato adeguato, uno scudetto lo avrebbe vinto anche Luciano. Ma Conte ha vinto, ed è un fatto. Ci è arrivato con uno staff deluxe . Il vice Stellini ora è con lui a Napoli. Il vice del vice, Vanoli, allena il Torino. Antonio Pintus, leggenda della preparazione atletica, è tornato alla Casa Blanca. Non ci sarà mai una visione univoca su quanta parte della gloria dell’Inter di Inzaghi, che domenica scenderà in campo con lo scudetto sul petto dopo otto vittorie nelle ultime nove partite, sia ascrivibile al predecessore, che se n’è andato sbattendo la porta.