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Ennesimo piccolo problema in uno stadio bello a vedersi, ma snobbato tanto dalla Fifa per il Mondiale 2006 quanto dalla Uefa per l’Europeo della scorsa estate. Se Xabi Alonso ha aspettato altri 38 minuti per il primo cambio, Inzaghi dopo appena 20 ne aveva già fatti quattro, inserendo una buona fetta dell’altra squadra, quella che si gioca il campionato: Dimarco, Barella, Lautaro, più Asllani al posto di Çalhanoglu, stanco. Ma poco è cambiato. Kovar ha fatto la prima mezza parata a otto minuti dalla fine. E all’ultimissimo Mukiele l’ha messa, portando a otto il numero di gare vinte in Europa in casa dal Bayer nelle ultime nove giocate.
Non meno spaventosa del Bayer appare la Lazio, che attende l’Inter lunedì all’Olimpico dopo avere battuto per due volte in quattro giorni il Napoli, fra Coppa Italia e campionato, spodestandolo dalla vetta. Finora Inzaghi aveva potuto usare i successi europei come volano per il campionato. Adesso, all’opposto, si trova nella condizione di dover far leva sulla sconfitta in Champions per risollevare l’orgoglio della squadra, in una trasferta che per lui non sarà mai normale, contro il proprio passato", si legge.
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