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Il muro d’Europa
—Il fiore all’occhiello, evidentemente, resta la Champions. L’Inter, infatti, è l’unica formazione ad avere la porta ancora immacolata dopo 5 turni. E gli avversari non sono stati certo morbidi, basti pensare al City o all’Arsenal. Beh, proprio le due sfide con gli inglesi sono state le migliori esibizioni difensive della truppa di Inzaghi. Che ha rischiato, sì, ma che è comunque riuscita a resistere. Mancava, invece, almeno inizialmente, un attenzione simile in campionato. Come già sottolineato però, da un mese abbondante le cose sono cambiate anche in A e segnare a Sommer è diventato assai complicato: più o meno come lo era nella scorsa stagione. E il numero uno svizzero, con quello dell’altra sera, è arrivato a 11 clean sheet sulle 18 uscite stagionali, meglio di qualsiasi altro portiere, tra i 5 principali tornei nazionali. A proposito, con una difesa blindata per portare a casa i 3 punti può essere sufficiente un solo gol, o autogol come accaduto con il Lipsia. E per l’Inter è questo un aspetto fondamentale soprattutto quando l’attacco, pur producendo occasioni, non riesce a capitalizzarle tutte.
Titolari e non solo
—L’inversione di tendenza è evidente anche per quanto riguarda gli expected gol. L’Inter, infatti, incassa meno reti rispetto a quelle attese: sono 14 invece di quasi 20. Non era così in avvio di stagione. Gli esempi più evidenti sono le gare con Monza, Milan, Torino e Udinese: 7 gol subiti rispetto ai 4,5 attesi. Per la verità, ci sarebbe nche quella già citata con la Juventus, ma era già in corso l’inversione di rotta. Sempre i numeri, infine, confermano come la difesa nerazzurra abbia dato il meglio proprio contro Manchester City e Arsenal: zero gol subìti a fronte di quasi 4 attesi. Insomma, ora c’è un impianto che funziona a dovere. E a dimostrazione che il tutto sia frutto di meccanismi e ingranaggi, l’efficacia resta tale anche quando cambiano gli interpreti. Se Pavard-Acerbi-Bastoni è il terzetto titolare, il livello non si abbassa quando entrano Bisseck, De Vrij oppure Carlos Augusto”, si legge.
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