Sull'out sinistro dell'Olimpico si prepara una sfida fatta di pochi centimetri e piedi affilati. Da una parte c'è Angeliño, dall'altra Federico Dimarco: due terzini sinistri, entrambi nati nel 1997, con caratteristiche tecniche simili ma ruoli leggermente diversi.


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Roma-Inter è Angeliño-Dimarco: il nerazzurro da Juric a re dei cross in Europa
La loro influenza sul gioco è notevole, come dimostra il commento di Ivan Juric, che ha avuto modo di lavorare con entrambi e li conosce bene. "Angeliño è il mio Dimarco", ha dichiarato il tecnico croato, riferendosi alla sua capacità di utilizzare lo spagnolo in più ruoli tattici.
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Angeliño, arrivato alla Roma, alterna il suo impiego tra la difesa e la fascia, sfruttando il suo dinamismo e la sua abilità nelle chiusure difensive.
Se con Daniele De Rossi era un regista aggiunto, sotto la guida di Juric sta assumendo un ruolo più tattico in un sistema di gioco differente. "Ha ottime caratteristiche, ma deve migliorare in alcune situazioni, specialmente in attacco", ha commentato Juric, riconoscendo il margine di crescita del suo terzino.
Dimarco, invece, ha trovato la sua dimensione definitiva all’Inter. Il terzino azzurro ormai opera quasi esclusivamente sulla fascia sinistra, dove è diventato un maestro dei cross.
Il suo piede sinistro, capace di esecuzioni millimetriche, ha stupito in nazionale e con il club, facendolo diventare una figura chiave per gli assist. Dall'inizio della stagione, Dimarco ha sfornato ben 64 cross dentro l’area, un record in Europa, dove solo Grimaldo del Bayer Leverkusen (50) si avvicina ai suoi numeri.
Questa sera all’Olimpico, Dimarco ritroverà proprio Juric, l'uomo che lo ha lanciato durante l’esperienza al Verona e ora cerca di replicare lo stesso successo con Angeliño.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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