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Sacchi: “Inter c’è stanchezza, ma apprezzo l’evoluzione di Inzaghi. Può superare il Bayern”

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Arrigo Sacchi ha analizzato il cammino dell'Inter in Champions e l'evoluzione della squadra
Andrea Della Sala Redattore 
Sacchi: “Inter c’è stanchezza, ma apprezzo l’evoluzione di Inzaghi. Può superare il Bayern”- immagine 1

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Arrigo Sacchi ha analizzato il cammino dell'Inter in Champions e l'evoluzione della squadra di Inzaghi.

La qualificazione ai quarti di finale l’Inter se l’era già guadagnata con la vittoria in Olanda, e dunque il ritorno di San Siro doveva essere una semplice e banale certificazione. All’inizio è sembrato proprio così, perché Thuram ha realizzato un gol bellissimo e a quel punto pensavo che i nerazzurri potessero dilagare. Invece, man mano che trascorrevano i minuti, notavo che il Feyenoord prendeva campo, che si avvicinava sempre di più all’area interista e non sempre le chiusure e le marcature preventive erano perfette. Mi sono dato una spiegazione per questo atteggiamento della squadra di Inzaghi: forse è affiorata un po’ di stanchezza. Stanno giocando tantissime partite, i nerazzurri, sono impegnati su tre fronti: campionato, Champions League e Coppa Italia. Quando si arriva in primavera, e ormai ci siamo, è normale che le energie diminuiscano. Deve essere molto attento l’allenatore nel gestire le risorse: il turnover, in queste situazioni, è fondamentale.

Ho apprezzato, poi, quando le squadre sono rientrate dagli spogliatoi, la voglia dei nerazzurri di rimettere a posto il risultato dopo aver subito il pareggio. E ho rivisto il piglio dei dominatori, quelli che vogliono mettere ko l’avversario e non intendono consentirgli di rialzarsi. Il successo è meritato, anche perché si devono sommare le due prestazioni, cioè quella in Olanda e quella di San Siro. E nell’arco delle due sfide bisogna ammettere che la differenza tra Inter e Feyenoord è stata evidente. Adesso si tratta di dosare le forze: Inzaghi, che conosce alla perfezione il suo gruppo, ha il compito di inserire quei giocatori che stanno meglio fisicamente perché in questa fase della stagione l’aspetto atletico è determinante.