Della vittoria dell'Atalanta in casa della Juve e della lotta in testa al campionato ha parlato l'ex tecnico Arrigo Sacchi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:


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Sacchi: “L’Atalanta fa fuori la Juve. Inter, rimonta non facile. Inzaghi merita i complimenti”
Lezione di calcio. Questa è la definizione corretta per descrivere la vittoria dell’Atalanta in casa della Juve. Un dominio impressionante, quello della squadra di Gasperini. Gasperini si merita un simile successo, perché vincere con un punteggio così largo a Torino non è da tutti: ha saputo costruire un piccolo gioiello, lo ha mostrato prima al pubblico d’Italia e poi a quello d’Europa, molti cercano d’imitarlo e questa è una notevole soddisfazione per un tecnico. Inoltre, cosa tutt’altro che trascurabile, lui è riuscito a mantenere alto il livello nonostante abbia cambiato gli interpreti nel corso dell’avventura.
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La vittoria dell’Atalanta, a mio avviso, elimina la Juve dalla corsa scudetto che, a questo punto, si riduce a un triello: Inter, Napoli e, appunto i bergamaschi. La Juve, adesso, dovrà fare attenzione e difendere con i denti il quarto posto: se oggi la Lazio vince contro l’Udinese può superarla.
L’Inter ha sofferto non poco contro il Monza, e questo francamente non me lo aspettavo. Dopo l’ottima prova in Champions League, però, bisogna sempre mettere in conto il dispendio di energie, fisiche e psicologiche, e un leggero calo può essere naturale. In ogni caso la rimonta dei nerazzurri dimostra uno spirito di reazione non comune: quando vai sotto per 2-0 davanti alla tua gente, anche se stai giocando contro l’ultima in classifica, non è mai semplice rialzarsi e costruire la risalita. La squadra di Simone Inzaghi ha valori tecnici e atletici, ha elementi di notevole esperienza e carisma, e questo l’ho sempre sostenuto, ma ha anche forti doti morali. È per questo motivo che ritengo l’Inter pronta per tentare l’impresa di conquistare lo scudetto, la Champions League e la Coppa Italia. Non sto dicendo che sarà una passeggiata, tutt’altro , però è in corsa e ha le qualità per poter affrontare la sfida. Si tratta di dosare le forze con saggezza e raziocinio, perché non si può, anche se si dovrebbe, andare sempre a mille all’ora. Dell’Inter mi impressionano la personalità, l’esperienza, la solidità di tutti i reparti e la capacità di costruire una manovra in velocità e sfruttando tutta l’ampiezza del campo. Partono a destra e finiscono a sinistra, i nerazzurri, con una facilità incredibile: si vede che dietro c’è un lavoro certosino, meticoloso. E qui i complimenti vanno fatti a Simone Inzaghi.
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