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"Spendere di più non vuol dire automaticamente essere migliori in campo, ma di certo, almeno sulla carta, aiuta. Prendiamo il Napoli capolista: dopo un’annata che definire deludente è poco, con l’arrivo di Antonio Conte in panchina Aurelio De Laurentiis ha anche allargato i cordoni della borsa: mercato ricco e ingaggi saliti da 72 a 83 milioni. Stipendi in aumento anche per l’Atalanta, che ha qualitativamente allargato la sua rosa. Sui nerazzurri, secondi in classifica a un punto dal Napoli, vale la pena sottolineare come Gian Piero Gasperini abbia dovuto fare a meno finora di Gianluca Scamacca, l’elemento più pagato della squadra (3,2 milioni netti a stagione)".
"Siamo appena alla 12a giornata, ma fa effetto vedere Fiorentina e Lazio a braccetto con l’Inter a 25 punti. Sia i viola che - in particolar modo - i biancocelesti hanno abbassato il proprio tetto stipendi in estate. Eppure, i risultati al momento stanno dando piena ragione a Commisso e Lotito. Fiorentina e Lazio insieme non spendono in ingaggi quanto l’Inter da sola. Il campo, evidentemente, non segue solo il portafogli. Come il Napoli nel 2022-23 o il Milan nel 2021-22: entrambi non erano nella Top 3 per monte ingaggi, ma a maggio festeggiavano lo scudetto. Sognare si può", aggiunge il quotidiano.
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