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Riparte il campionato e in testa alla classifica di Serie A ci sono tante squadre a lottare per le prime posizioni. Analizzando i costi sostenuti dalla squadre per comporre le squadre, l'Inter è quella con il onte ingaggi più alto.
"All’Inter campione nel 2023-24 erano serviti 117 milioni di euro, la somma al lordo degli ingaggi di tutta la rosa della prima squadra che ha conquistato la seconda stella. Gli arrivi di Zielinski e Taremi a parametro zero e i molti rinnovi importanti (da Lautaro a Dumfries - che presto sarà ufficiale -, passando per Dimarco, Barella e Bisseck) hanno fatto lievitare oggi il monte stipendi nerazzurro fino a 143 milioni. L’Inter ha scavalcato e staccato la Juventus, guadagnandosi nel 2024-25 la palma di squadra più cara d’Italia. E in Serie A sono solo tre le società che vanno in tripla cifra nella spesa lorda per gli ingaggi: oltre ai nerazzurri e alla Signora, ha scollinato quota 100 anche il Milan", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Spendere di più non vuol dire automaticamente essere migliori in campo, ma di certo, almeno sulla carta, aiuta. Prendiamo il Napoli capolista: dopo un’annata che definire deludente è poco, con l’arrivo di Antonio Conte in panchina Aurelio De Laurentiis ha anche allargato i cordoni della borsa: mercato ricco e ingaggi saliti da 72 a 83 milioni. Stipendi in aumento anche per l’Atalanta, che ha qualitativamente allargato la sua rosa. Sui nerazzurri, secondi in classifica a un punto dal Napoli, vale la pena sottolineare come Gian Piero Gasperini abbia dovuto fare a meno finora di Gianluca Scamacca, l’elemento più pagato della squadra (3,2 milioni netti a stagione)".
"Siamo appena alla 12a giornata, ma fa effetto vedere Fiorentina e Lazio a braccetto con l’Inter a 25 punti. Sia i viola che - in particolar modo - i biancocelesti hanno abbassato il proprio tetto stipendi in estate. Eppure, i risultati al momento stanno dando piena ragione a Commisso e Lotito. Fiorentina e Lazio insieme non spendono in ingaggi quanto l’Inter da sola. Il campo, evidentemente, non segue solo il portafogli. Come il Napoli nel 2022-23 o il Milan nel 2021-22: entrambi non erano nella Top 3 per monte ingaggi, ma a maggio festeggiavano lo scudetto. Sognare si può", aggiunge il quotidiano.
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