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"La controversa decisione presa dall'arbitro Mariani è stata però solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché nel quartier generale di Castel Volturno l'ex ct della Nazionale aveva già drizzato in silenzio le antenne da alcune settimane, fiutando evidentemente qualche segnale a lui sgradito. L'esplosione di Conte a San Siro non è stata dunque estemporanea e ha fatto solo divampare strategicamente l'incendio, che ha smesso di covare sotto la cenere".
"«A vincere gli scudetti sono il valore patrimoniale della rosa e il monte-ingaggi, ma spesso anche la storia del club...», aveva subito puntualizzato Conte al suo arrivo sulla panchina azzurra, del resto. Ed è un concetto che pronunciato da lui — ex bandiera della Juventus — suona alle orecchie dei tifosi del Napoli in maniera ancora più convincente. Ma forse fischieranno a Milano pure quelle di Marotta, perché è proprio la sua Inter — almeno per adesso — la principale insidia per la capolista nella lotta al vertice della classifica. La sfida in campo a San Siro si è appena conclusa in parità e al fischio finale il tecnico leccese ne ha fatta subito cominciare un'altra, alzando strategicamente la tensione e l'attenzione pure all'esterno del terreno di gioco".
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