Marcus Thuram da un parte, Tammy Abraham dall’altra. A segno il centravanti del Milan, non quello dell’Inter, che secondo il Corriere dello Sport si è visto poco ieri nel derby d’andata di Coppa Italia. Ecco l’analisi del quotidiano sulle prestazioni dei due attaccanti:


Ultim'ora
news
CdS – Thuram senza colpi, nel derby si vede poco: “La verità è che nel suo 2025…”
Il paragone tra i due centravanti
—“Una notte vissuta sul filo del rasoio, per poi darsi appuntamento tra 20 giorni quando in palio ci sarà il pass per la finale di Coppa Italia. Tammy Abraham da una parte ha lasciato il segno, Marcus Thuram dall’altra ci ha provato senza però trovare il colpo giusto. L’inglese ha sferrato il suo a freddo, proprio a inizio ripresa, quando gli è bastato prendere un metro di vantaggio su Bisseck per infilzare Martinez. Una sensazione non certo nuova per l’ex Roma, che a gennaio aveva regalato la Supercoppa al Milan con il gol in finale in pieno recupero dopo una rimonta di fuoco. ««Sono contento di aver segnato - ha detto Abraham a fine partita - sappiamo di essere una squadra molto forte, per noi ogni partita è una finale, abbiamo giocato con coraggio e passione. Così possiamo vincere. È stata una stagione difficile ma dobbiamo prendere fiducia. Finale? Dobbiamo restare positivi e giocarcela come sappiamo».
LEGGI ANCHE
Il 2025 di Marcus
—In casa Milan questa è più che mai la Coppa Italia di Abraham, che agli ottavi aveva segnato contro il Sassuolo e ai quarti aveva rifilato una doppietta decisiva alla sua cara vecchia Roma. Nel complesso ha realizzato quattro gol in questa edizione del torneo ed è diventato il primo giocatore a segnare così tante reti con il Milan nella competizione nelle ultime 20 stagioni. Ieri ha fatto male all’Inter, in attesa di come andrà a finire il match di ritorno in casa nerazzurra il prossimo 23 aprile. Dall’altra parte non è stato così efficace Thuram, più pronto nel cucire il gioco con il resto della squadra e meno presente a livello di conclusioni pericolose in area avversaria. Ha provato a servire Correa con un tacco nel primo tempo, nella ripresa ha servito un lanciato Mkhitaryan e si è messo in proprio quando ha seminato Thiaw, ma senza riuscire a sorprendere Maignan. Nel complesso la punta francese in questo 2025 ha brillato per davvero solo con i due gol agli ottavi di Champions con il Feyenoord, ma per il resto ha provato a fatica a mettersi alle spalle i fastidi alla caviglia che l’hanno perseguitato nelle ultime settimane.
Straordinari obbligati per Thuram
—Oltre al gol per Abraham è stata una serata anche di sacrificio, con la necessità di provare a tenere alta la squadra di fronte al costante possesso palla nerazzurro. Tra le note di merito spicca anche il salvataggio - da difensore vero - a metà primo tempo, quando quasi sulla linea ha sventato la pericolosa conclusione di De Vrij sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’inglese ha lasciato il campo a Giménez a un quarto d’ora dalla fine, ma ha confermato a Conceiçao che può puntare su di lui nel momento del bisogno e che in rosa al messicano c’è una valida alternativa. Per Thuram invece è un periodo di straordinari, non essendoci il compagno d’attacco Lautaro e dovendosi adattare a una presenza nuova come quella di Correa, lesto nell’occasione del pareggio a servire l’assist a Calhanoglu per il gol che è valso il pareggio finale. Per il remake, così come per la squadra qualificata alla finale, bisognerà attendere poco meno di tre settimane”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.