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"Non ci sono clausole rescissorie nel nuovo contratto, che prevede un ingaggio da 1,8 milioni netti a stagione (come Adams e secondo solo a Zapata) rispetto al milione che guadagnava, ma un “accordo tra gentiluomini” per liberare il talentuoso 23enne in caso di offerta all’altezza del suo valore. È lo stesso modus operandi adottato da Urbano Cairo nel recente passato per Gleison Bremer e Alessandro Buongiorno: entrambi avevano rinnovato il loro contratto, ottenendo uno stipendio da big, e poi sono stati ceduti alle condizioni del presidente granata", sottolinea La Stampa ricordando i 49 milioni incassati per Bremer e i 40 per Buongiorno.
"Ricci può essere il Capitan Futuro di questo Toro, ma tutto dipenderà da quale squadra nascerà nella prossima stagione dopo aver mancato il salto di qualità in questa annata. I prossimi mesi saranno decisivi per il club granata e per lo stesso centrocampista, sempre più in vetrina e sempre più seguito dai grandi club. I tifosi granata non si illudono, visti i precedenti con Bremer e Buongiorno, e anche per questo cercheranno di godersi al massimo questo ragazzo che tra poco taglierà il traguardo delle 100 presenze nel Torino e partita dopo partita è diventato un uomo imprescindibile per il Toro e la Nazionale", la chiosa della Stampa.
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