Dei quarti di finale di Champions e dell'avversaria dell'Inter in Europa ha parlato il giornalista Sebastiano Vernazza sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:


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Vernazza: “Buone notizie per l’Inter: anche il Real è giocabile. Col Bayern top di gamma”
Il Real Madrid ai quarti di Champions, ma per l’inezia di un rigore e forse meritava di più l’Atletico Madrid di Diego Simeone, bravo a declassare la dominanza tecnica dei bianchi, a far scendere di livello Mbappé, Bellingham e compagnia lussureggiante, ad annullare il 2-1 dell’andata al Bernabeu e a trascinare gli arci-nemici fino ai rigori. C’erano stati segnali di una certa difficoltà, il Real era finito undicesimo nel mischione della classifica unica, piazzamento imbarazzante per la squadra che ha in pancia Bellingham, Vinicius e Mbappé. Lo spareggio vinto contro il City - un errore considerarla una finale anticipata, era un dentro o fuori tra due grandi in difficoltà - aveva illuso il Real sulla riconquista del potere assoluto. L’Atletico dei “tupamaros” di Diego Simeone è quasi riuscito nel golpe. Non ci sono mammasantissima nella nuova Champions extra-large e questa per l’Inter è una buona notizia. Non è detto che una qualificazione tanto risicata liberi il Real dalle difficoltà e ne spiani il cammino in Champions. L’Atletico ha umanizzato il Madrid dei nuovi galattici. Sono “giocabili”, è questo il messaggio.
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Ce l’hanno fatta Arsenal e Aston Villa, Real Madrid e Barcellona, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, Inter e Paris Saint Germain. Delle prime otto della classifica unica, delle magnifiche otto qualificate agli ottavi senza passare per i playoff, ne sono rimaste quattro: Barcellona, Arsenal, Inter e Aston Villa, dimostrazione di come le 8 partite tra settembre e gennaio abbiano espresso una verità modificabile, per niente assoluta. La scure degli ottavi si è abbattuta sul Liverpool capolista pigliatutto della prima fase, sette vittorie su otto. Il Liverpool sembrava inarrestabile, lanciatissimo verso il “double” Premier League-Champions, ma si è infranto ad Anfield sui guantoni di Gigio Donnarumma, portiere del Psg. Il Manchester City, sconfitto dal Real agli spareggi, è l’altra grande inglese mancante. A rappresentare il campionato più ricco del mondo rimangono l’Arsenal, secondo in Premier League, e l’Aston Villa, ottavo. Bene, ma non benissimo.
Inter-Bayern sarà un quarto top di gamma, tra le attuali capolista della Serie A e del campionato tedesco. Con una differenza: il Bayern ha otto punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen secondo ed è probabile che sia primo anche ad aprile, quando si giocheranno i quarti di Champions. L’Inter sul Napoli ha un vantaggio minimo, più uno. E l’unica sconfitta nella Champions in corso l’Inter l’ha subita contro il Bayer Leverkusen inseguitore del Bayern.
Sono dettagli che fanno pendere l’ago dalla parte del Bayern e per l’Inter non è un male, perché toglie pressione. Sarebbe più fragorosa l’eliminazione del Bayern. L’Inter può far valere una solidità difensiva per ora ineguagliabile in questa Champions: appena due gol subiti in 10 partite , uno contro il Leverkusen e un altro l’altra sera, su rigore, contro il Feyenoord. Inter regina assoluta della impermeabilità difensiva, laddove il Bayern di reti ne ha incassate 14 in 12 gare (due match in più dell’Inter per via dei playoff). È vero il contrario, che il Bayern ha segnato quasi il doppio, 28 reti contro 15, sempre con il particolare dei due incontri in più, per una media-gol partita di 2,33 contro 1,50, quasi uno di differenza. Su questi opposti estremismi - la tenuta stagna dell’Inter e la potenza offensiva del Bayern, con Kane a quota 10 centri - si deciderà il quarto che ci riguarda.
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