"Nel Napoli pare un centroboa stile pallanuoto piuttosto che un pivot del basket", commenta Visnadi su Lukaku
Gianni Visnadi, intervenuto su il Giornale, ha commentato così Inter-Napoli, finita 1-1:
"L’ultimo è sempre il più importante, ma questo lo era davvero: valeva sorpasso e primato e invece dopo 19 rigori calciati e sempre segnati con la maglia dell’Inter, Hakan Calhanoglu sbatte sul palo le speranze di Inzaghi, di uno stadio e di un popolo incredulo. Molti sono bravi e lui lo è, ma nessuno è infallibile, e del resto lo stesso Calha dal dischetto aveva già sbagliato nemmeno un mese fa, in Nazionale (5 gli errori in carriera, 2 con la Turchia e 3 col Leverkusen). In Italia mai, nemmeno col Milan. È l’inedito che costa il primato all’Inter, capita. Ci saranno altre occasioni. E dire che sembrava la sua notte, già aveva segnato la sventola del pareggio, qualche istante prima del riposo. C’era tutto per la copertina dell’eroe, invece alla fine restano i rimpianti, che classifica non fanno. Un pareggio al fosforo, questione di cervello più che di muscoli"
"Aspetti i bomber e invece spuntano i registi. Calha dopo McTominay; uno a uno e palla al centro, anzi tutti a casa. C’era una volta la LuLa, sappiamo com’è finita. Ieri fratelli di Inter, oggi nemmeno si parlano. Solito saluto stiracchiato in mezzo al campo, poi l’eclissi è pressoché totale per entrambi. Per Lukaku tanti insulti, molti fischi, qualche calcio dall’ex amico Acerbi e pochi palloni veramente buoni da giocare. Il migliore glielo dà per sbaglio proprio Calhanoglu, verso la fine del primo tempo e col Napoli già avanti di un gol. Acerbi salva tutto e tutti in scivolata su Kvara: Inzaghi dal 2-0, il turco dall’errore clamoroso e il pubblico interista dalla beffa più tremenda. Nell’Inter di Conte, Lukaku era la freccia che lanciava il contropiede e squarciava le difese. Nel Napoli pare un centroboa stile pallanuoto piuttosto che un pivot del basket, spalle sempre o quasi alla porta, difficile girarsi e ripartire".