Intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha analizzato così la vittoria del Milan in semifinale di Coppa Italia contro l'Inter:


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Zazzaroni: “Rinuncio a demolire Inzaghi, non se lo merita anche se…”
"Al raddoppio di Jovic Sergio Conceiçao ha alzato - ma per un istante - le braccia al cielo prima di recuperare l’espressione triste, concentrata ma triste, delle ultime settimane. La festa soltanto dopo: nessun sigaro stavolta. S’è preso un’altra finale, il portoghese, è uscito imbattuto dai derby di Milano guadagnandosi una porzione di quel rispetto che gli è stato spesso negato - è il suo rimprovero - e insomma ha vissuto una serata di piccole e grandi rivincite personali. La mancanza di rispetto, del resto, è quasi da contratto. Quando accetti sei mesi per rimetterti in gioco e poi esci dalla Champions e dalle prime posizioni in campionato il consenso lo perdi immancabilmente. È la legge del profitto, del risultato sopra tutto e tutti"
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"Anche a Simone Inzaghi, che ieri sera ha subìto la seconda, pesantissima sconfitta di fila, un inedito stagionale, qualche criticonzo muoverà appunti irrispettosi: fa parte del gioco, di un gioco che non perdona le cadute e riduce gli alibi. Alla cinquantunesima uscita, l’Inter ha provato a vincere soprattutto nel primo tempo quando ha giocato di più e meglio del Milan, ma senza concludere con efficacia: il tiratore più assiduo è risultato Bisseck. Alla prima conclusione Jovic ha rotto l’equilibrio e da quel momento in avanti il Milan si è sentito totalmente in partita. Il 14 all’Olimpico non si ripeterà lo spareggio del ‘64: la coppa se la giocheranno Conceiçao, 9 coppe da allenatore, e Italiano, quattro finali di seguito, a meno che stasera l’Empoli non strafaccia, Dovesse succedere, non cercatemi al giornale. PS. Rinuncio a demolire Simone: non lo merita".
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