Così invece il giornalista sul momento del Milan: "Il Milan interessa al fondo o conta soltanto lo stadio? Ogni volta che vedo giocare il Milan penso a una Ferrari alimentata a gpl. La squadra è forte, il gruppo completo, anche col Napoli ha avuto momenti di ottimo calcio: e allora come fa ad avere soltanto 14 punti sui 27 potenziali? Se il mio povero Bologna dovesse vincere il confronto diretto, in programma nell’estate del 2049 - salvo ricorsi by Scaroni - si ritroverebbe addirittura sopra i rossoneri e sarebbe davvero troppo, considerati gli investimenti di entrambi i club. Di chi è la colpa? Di Elliott? Di Cardinale? Del dio Ibra? In altre parole, di una società impreparata o, più banalmente, di Fonseca?
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La domanda più importante è tuttavia un’altra: a chi ha messo i soldi interessa qualcosa dei risultati della squadra? O contano soltanto lo stadio e i profitti che potrebbe garantire? Il Milan ha Maignan, Theo, Leao, Reijnders, Loftus-Cheek, Morata, Pulisic, Fofana, oltre a ricambi di livello. Qualche giocatore è però caratterialmente complicato e penso che dovrebbe essere gestito con le pinze. Fonseca non è un allenatore scarso, tutt’altro, ma è un falso umile e talvolta non arriva ai suoi: credo di conoscere bene i portoghesi che ce l’hanno fatta e posso dire che hanno notevoli dosi di ostinazione, oltre a un filo di arroganza. Mi sembra di capire che tra il tecnico e parte della squadra la sintonia non sia eccezionale. La domandona avrei potuto porla anche in inglese o, alla peggio, in portoghese, nel caso in cui mi fosse stato richiesto".
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