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Zazzaroni: “Paragono Motta e Allegri? E di chi devo parlare? Milan? Quando lo vedo penso che…”

Marco Astori Redattore 
L'analisi del direttore del quotidiano: "Dice: ma perché parli sempre di Allegri? Risposta: i confronti con chi li dovrei fare? Con Carcano?"

Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha analizzato così il pareggio di ieri della Juventus contro il Parma: "Al cantiere Motta proseguono i lavori per la costruzione di una squadra credibile e di vertice. Al momento non si notano differenze sostanziali tra il vecchio e il nuovo corso della Juve: serve tempo. Singolare è però la fedeltà ai pari: nell’anno in corso sono già 16 su 30, soltanto nel 1956 la Juve ne collezionò uno in più e io dovevo ancora nascere. Sei delle sedici ics appartengono a Thiago che ha cinque punti in meno rispetto ad Allegri, pur esibendo la seconda miglior difesa del campionato e il quinto attacco. Dice: ma perché parli sempre di Allegri? Risposta: i confronti con chi li dovrei fare? Con Carcano?

Visto che non amo richiamarmi solo ai numeri, procedo con l’analisi della sfida col Parma. Nella prima parte ho visto la Juve di Max (aridaje) senza Szczesny, l’infortunato Bremer, Rabiot e Chiesa, sostituiti da Di Gregorio, Cabal, Thuram e Conceiçao, l’acquisto migliore, l’Harry Potter degli strappi: in campo c’erano Cambiaso, Gatti, Danilo, Locatelli, Weah, McKennie e Vlahovic. Dunque una squadra oggettivamente più povera di qualità e esperienza, per cui la superiore corsa, l’aggressività e il meritatissimo vantaggio del Parma non mi hanno sorpreso.

Non c’era nemmeno il mercato, mancava una grossa fetta dei 166 milioni spesi in estate, per la verità: ovvero Nico, Koop, rientrato al settantesimo, Douglas Luiz e Kalulu (che non ho mai considerato difensore di prima fascia), assenze comunque condizionanti. Dopo l’intervallo Motta ha trovato subito il pareggio e in seguito inserito Yildiz e Koopmeiners. Il Parma si è pian piano sgonfiato, la Juve è cresciuta soprattutto sugli esterni. L’uscita di Bonny ha rasserenato i centrali della Juve - e pensare che l’attaccante francese, portato a Torino dal duo Cherubini-Tognozzi nel 2021per la Next Gen, fu scartato alle visite mediche.  Va sottolineato che nel finale tanto la Juve quanto il Parma, e per ben due volte, hanno avuto la possibilità di trovare il terzo gol. A fine ottobre la Juve è a sette punti dal primo posto ed è stata scavalcata dall’Atalanta.Restano invece quattro i punti tra Napoli e Inter".