parola al tifoso

A testa alta

Alessandro De Felice

Non volevo scrivere più nulla che non riguardasse l’Inter, non volevo più occuparmi di altre squadre, volevo esimermi dal commentare ogni risvolto della partita ‘più importante della stagione’ (quindi se il Barça dovesse...

Non volevo scrivere più nulla che non riguardasse l'Inter, non volevo più occuparmi di altre squadre, volevo esimermi dal commentare ogni risvolto della partita 'più importante della stagione' (quindi se il Barça dovesse andare in finale, farà vincere i propri avversari dato che la vera gara che conta, secondo la stampa italiana, era solo e soltanto quella col Milan)...ma non resisto! Un countdown che durava da giorni su radio, tv e giornali. I nostri marò sono segregati nelle carceri indiane? E chi se ne frega! C'è Barcellona - Milan non scherziamo su! Chi è che non brama dalla voglia di vedere la sfida tra l'elite del calcio moderno? Tra una squadra, il Milan, che nella gara di andata è riuscita addirittura a fare zero a zero in casa. Un risultato storico, una prova di forza senza precedenti. Non come noi nerazzurri che vincemmo per tre a uno, quella è stata fortuna! E' stato merito dell'arbitro che ha convalidato un gol in netto fuorigioco di Milito! Mica abbiamo giocato da campioni contro i vari Messi, Pique, Xavi e compagnia cantante. Tanto che al ritorno abbiamo dimostrato tutta la nostra debolezza andando in Spagna a perdere per uno a zero in dieci uomini contro undici. Magari anche il Milan, avesse avuto un uomo in meno avrebbe fatto il risultato. O forse no. In fondo loro sono fatti per attaccare, mica come noi nati per difenderci. Lo capisci subito se leggi le statistiche: percentuale di possesso palla 62 a 38. Tiri in porta 8 a 1. Tiri fuori 10 a 1. Tutte stranamente in favore del Barcellona. Tanta era la voglia di attaccare che si sono scordati di difendere.E cosi a testa alta ti capita che un Antonini qualunque (quello votato addirittura come migliore in campo nella gara di andata) abbatta Messi in area dopo aver recuperato un pallone in area, mentre un 'sontuoso' Nesta atterra il solito Messi su calcio d'angolo. A testa alta gioca anche Ibrahimovic, ma essendo il più alto di tutti finisce per non vedere mai la palla. Come sempre altra prestazione di spessore in campo europeo. Direi addirittura che per Messi le chance di vincere il pallone d'oro contro il 'femminista' Ibra, si sono ridotte al lumicino. Non tralascerei neanche le condizioni di un Pato che a detta dei più era "finalmente guarito e pronto", salvo poi rompersi come sempre dopo un quarto d'ora di gioco. Non ne parlo però perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa.Anche questa volta "fuori i migliori". Che epilogo sfortunato quello del Milan dagli ottavi in poi. Negli ultimi due anni ha vinto solo una gara su sei disputate ad eliminazione diretta, ma è sempre riuscito a mantenere il titolo di 'squadra superiore'.Per fortuna però stamane ci ha pensato la 'rosea' a rincuorarli e a mettere in evidenza che il Milan è sì uscito dalla Champions League, ma grazie ad un aiutino dell'arbitro ai ladroni blaugrana. Mica all'andata c'erano due rigori e un'espulsione ai danni del Milan, quello ce lo siamo immaginato noi malpensanti. Noi che non tifiamo Milan nelle competizioni europee.Poi se i rossoneri non faranno il triplete neanche quest'anno che problema c'è? In fondo 'il triplete non esiste'. E' solo frutto della fervida immaginazione degli interisti che nel 2010 sono convinti di aver vinto tutto. Per Galliani non ci sarà il minimo problema, ora li sull'altra sponda del naviglio il campionato conta come mai in passato. In fondo se ci pensate sono anche usciti dalla Coppa Italia, ma grazie a una lettera illuminante, il geometra (ancora non capisco perchè si ostinano a chiamarlo dottore non avendo una laurea) ha ricordato a tutti che comunque nei novanta minuti loro la Juve l'hanno battuta. Peccato che in quella gara contassero anche i tempi supplementari.A testa alta verso nuovi successi quindi, lo diceva anche Ibra arrivato due anni fa: "sono venuto qui per vincere e quest'anno vinciamo tutto". Lo diceva sempre a testa alta. Tanto a furia di scriverlo qualcuno prima o poi ci crederà.

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