parola al tifoso

Abbiamo dilapidato un parco campioni

di GIULIO CESARE CIPRIANI Da campioni del mondo indiscussi, da un triplete storico, da una squadra schiacciasassi capace di ridurre ai minimi termini qualsiasi avversario a questo fantasma sbiadito che è ora l’Inter.. Solitamente i...

Alessandro De Felice

di GIULIO CESARE CIPRIANI

Da campioni del mondo indiscussi, da un triplete storico, da una squadra schiacciasassi capace di ridurre ai minimi termini qualsiasi avversario a questo fantasma sbiadito che è ora l'Inter.. Solitamente i giocatori forti non si cedono ma si acquistano: così fa il Barcelona, così fa il Real, così fa il Manchester. L'Inter invece sta dilapidando il proprio parco campioni (o almeno ci sta provando) per acquistare (in sostituzione) tutta una serie di giovani di belle speranze che farebbero la fortuna di una squadra che ambisce al centro classifica ma non possono certo essere determinanti e decisivi per una squadra che dovrebbe lottare (almeno sulla carta) per vincere in Italia ed in Europa.Se guardiamo le altre "big" noteremo che tengono i pezzi da 90, ne aggingono altri e ad integrazione acquistano qualche giovane da inserire e far crescere con i dovuti tempi e modi. All'Inter, come al solito, si invente sempre: via quelli bravi (alcuni sono andati, con altri ci stiamo ancora provando!) e dentro tanti giovani sperando che nel giro di qualche settimana si integrino in un meccanismo assolutamente nuovo per tutti, senza punti di riferimento, senza certezze.Una domanda mi sorge spontanea: ma se dovevamo stravolgere la squadra in questo modo, non era meglio tenersi Benitez? A che pro farci fare l'ennesima figura da caciottari, lo scorso anno, per poi tornare nuovamente ad una soluzione molto simile a quella iniziale?E che non si tiri in ballo il fair play finanziario ! Ma chi lo osserva? In Spagna ed Inghilterra nessuno. In Russia ancor meno. In Italia hanno fatto finta di osservarlo solo le squadre i cui presidenti non volevano più investire per motivi politici (Milan). La realtà vera, nuda, cruda, è che Moratti dopo aver ottenuto il traguardo che si prefiggeva (Champions) ha tirato il freno a mano e non vuole più investire e sta facendo operazioni diverse sulla squadra, sui campioni. Ma noi non siamo l'Udinese nè tantomeno i suoi tifosi. Mi duole dirlo, ma se Moratti ha perso le sue motivazioni, forse sarebbe il caso che lasciasse spazio ad altri, almeno finchè la squadra ha un prestigio ed un valore. Altrimenti rischiamo di fare la fine della Roma, dove tutti la volevano ma a momenti nessuno se la pigliava....