parola al tifoso

Adesso che Mourinho ha tutto il potere vedremo quanto veramente sia “interista”

Arrivato all’Inter aveva chiesto a Moratti di comprargli Lampard, Drogba e Carvalho, ma poi si era accontentato di Quaresma; giunto al Real Madrid ha chiesto a Perez Maicon, Milito ed Eto’o, ma poi si è accontentato di Carvalho. Quasi...

Alessandro De Felice

Arrivato all'Inter aveva chiesto a Moratti di comprargli Lampard, Drogba e Carvalho, ma poi si era accontentato di Quaresma; giunto al Real Madrid ha chiesto a Perez Maicon, Milito ed Eto'o, ma poi si è accontentato di Carvalho. Quasi fosse un moderno Luigi XIV ovunque vada Josè Mourinho ha bisogno di portarsi dietro la sua corte, pezzi pregiati delle squadre in cui ha fatto bene e vinto. Ormai possimao dire che sia una consuetudine e soltanto le reticenze dei vari presidenti non gli hanno permesso di espiantare, quasi fossero gerani, giocatori a lui cari da una città all'altra.Il motivo di fondo di questa sua volontà di portarsi dietro dei fidi alleati è molto semplice; avere giocatori che già ti conoscono e ti stimano, che già sann il tuo modo di lavorare, che già sono usi ai tuoi pregi e ai tuoi difetti rende più facile al portoghese creare nello spogliatoio quella empatia unica che tanto gli serve per imporre la sua mentalità vincente. Ricominciare ogni volta da un gruppo diverso richiede tempo e sforzi, bisogna impostare un progetto di più anni che, come successo nell'Inter, possa portare alle vittorie sperate solo seguendo un percorso ben preciso, ma di lunga durata.Ebbene al Real Madrid ciò non può accadere; Perez ha appena silurato Valdano e ha messo tutto il potere in mano di Mou con una sola richiesta: vincere e vincere subito. "Grandi poteri comportano grandi responsabilità"  il lusitano lo sa bene, come sa anche che se dovesse fallire il prossimo anno per lui il fallimento sarebbe doppio. Ora ha tutto il Madrid dalla sua parte, ha fatto fuori tutti i rivali e ha concentrato su di sè tutti i ruoli più importanti in una società calcistica, ma in cambio ha dovuto assicurare i successi.Muore così quell'idea di progettualità con cui tanto bene ha fatto a Milano e allo Special One non rimane che una possibilità: ritornare al passato.

Ora che ogni scelta di mercato dipende solo esclusivamente da lui, nella mente del portoghese comincia a crearsi il piano di portare nella capitale spagnola gli uomini di fiducia che ha lasciato sparsi in Europa e specialmente quelli accampati a Milano. Figo ed Eto'o sono solo due dei nomi possibili, con il primo a fargli da spalla in dirigenza e il secondo a fargli da condottiero in campo. Va ricordato che il Camerunese è arrivato a Milano per precisa volontà di Mourinho che era sicuro che con Eto'o in squadra avrebbe vinto senza problemi la Champions. Una specie di amuleto quindi e per scaramanzia Josè se lo potrebbe portare anche a Madrid. Non sarà però l'unico giocatore; se fossi in Moratti comincerei a drizzare le orecchie perchè saranno diversi i nomi che questa estate rientreranno in orbita Blancos, a cominciare da Eto, Milito, Maicon, Thiago Motta e Sneijder, e con Mourinho che ha pieno accesso al portafogli di Perez c'è da spettarsi offerte cui Moratti non potrà rifiutare. Vincerà il fairplay finanziario o la volontà di un'intera piazza?