parola al tifoso

Agnelli, Elkann: parliamo degli scudetti dei proscritti

di ENRICO MARINELLI Gentile redazione, periodicamente torna all’attenzione, puntualmente strombazzata dai media corrivi, la questione dello scudetto 2006. Ultimo, in  ordine di tempo, a parlarne l’apolide rampollo di maggioranza di casa...

Alessandro De Felice

di ENRICO MARINELLI

Gentile redazione,periodicamente torna all’attenzione, puntualmente strombazzata dai media corrivi, la questione dello scudetto 2006. Ultimo, in  ordine di tempo, a parlarne l’apolide rampollo di maggioranza di casa Agnelli che, complice la giovane età, si mostra persino più sfrontato del cugino minor cianciando a sproposito di prescrizioni e prescritti.La replica degli editorialisti di area interista non si è fatta attendere, con tanto di sottolineatura circa la sguaiataggine nel tirare in ballo l’età di Moratti e la scarsa efficacia dello humor (bianco)nero. Ben altro il livello delle battute dell’avvocato.Noto che le intemerate dei giovani villarperosini hanno una cosa in comune. Si concentrano maniacalmente ed ossessivamente sul 2006 scotomizzando tutto quello che c’era intorno (soprattutto prima).Proviamo a fare utile opera di informazione. Vedremo come piuttosto che dei prescritti si dovrebbe parlare degli SCUDETTI DEI PROSCRITTI.        Nell’era dei proscritti, vale a dire dei RADIATI (Moggi-Giraudo) la Vecchia Signora ha guadagnato i seguenti trofei (mi fermo ai maggiori), non sempre facendo 91 punti  o imponendo una chiara superiorità:1) 1994-95 Campionato. Rimonte nei secondi tempi dopo avere regolarmente subito nei primi. Era l’epoca degli abusi di farmaci, integratori e forse altro. Il Parma vinceva a Torino nel primo tempo della sfida scudetto.2) 1995-96. Coppa dei campioni vinta ai rigori in Italia. Coppa Intercontinentale 1-0 con gol di Del Piero. Non proprio una superiorità schiacciante.3) 1996-97. Altro scudetto guadagnato nell’era degli abusi farmacologici. In quell’anno, caso unico nella storia del calcio, l’arbitro Collina annulla un gol in Inter-Juve (risultato finale 0-0) tre minuti dopo averlo convalidato, a seguito delle proteste degli juventini. Ma gli juventini ricordano Collina solo per Perugia-Juventus. Ingrati.4) 1997-98. La più incredibile serie di errori (errori?) arbitrali unidirezionali della storia del calcio mondiale. Palle entrate di mezzo metro ripetutamente non viste (Udinese, Empoli), rigori facili a favore, area juventina zona franca in cui tutto era concesso (falli di mano come in Lazio-Juve, arti marziali, lotta greco-romana con Montero e Juliano in servizio permanente effettivo).5) 2001-02. Campionato caratterizzato da un lungo duello Inter-Roma punto a punto risoltosi solo nello scontro diretto di fine marzo 2002 a S. Siro. La Juve non c’entrava proprio nulla con quello scudetto, essendo stata rimessa in pista solo grazie ad una imprevista e sospetta serie di sei vittorie consecutive finali, e grazie a decisioni arbitrali come quella di De Santis in Chievo-Inter (emblematica la foto di De Santis vicinissimo ed impassibile sull’atterramento di Ronaldo a colpi di lotta).6) 2002-03. Forse il più trascurato dai media. Ma ogni volta che l’Inter andava in testa alla classifica veniva ricacciata indietro da arbitraggi come quello di Racalbuto (Chievo-Inter, due rigori contro e un’espulsione) e Perugia-Inter (rigore contro inesistente, gol di mano del Perugia convalidato, espulsione contro).7) 2004-05. Campionato tutt’altro che dominato dai bianconeri, sia verso il Milan che verso l’Inter, che è rimasta imbattuta fino quasi alla fine e negli scontri diretti ha pareggiato a S. Siro e vinto a Torino. Superiorità netta ?Eh, no, cari signorini duchi di Villar Perosa. Troppo comodo fermarsi ai 91 punti del 2006 ed alla prescrizione.Nell’era dei PROSCRITTI, ossia nell’era dei comportamenti “poco limpidi” (come piace dire a voi), ci sono 6 campionati e una Coppa dei Campioni. Ci piacerebbe parlarne.