parola al tifoso

Al cuore non si comanda: un pari che strappa applausi

Un pareggio che fa morale. Richiesto, inseguito, voluto a tutti costi dall’Inter e dai suoi tifosi che con i loro fischi e i loro applausi rispecchiano l’andamento di una partita pazza, cominciata male, finita senza gambe, pareggiata...

Eva A. Provenzano

Un pareggio che fa morale. Richiesto, inseguito, voluto a tutti costi dall'Inter e dai suoi tifosi che con i loro fischi e i loro applausi rispecchiano l'andamento di una partita pazza, cominciata male, finita senza gambe, pareggiata solo con la grinta. Forlan applaudito all'inizio, fischiato nell'intermezzo, applaudito ancora perchè poi si vede, gioca fuori posizione, ma ce la mette tutta. E per fortuna si incaponisce e segna, quando nessuno ci crede più, quando già si pensava a cosa sarebbe successo al novantesimo. Quando arriva il pareggio di Milito lo stadio diventa una bolgia e spinge, spinge fino alle fine e crede in un risultato che non arriva, ma fa battere il cuore. in fondo a quei battiti c'è tutta la grinta spuntata fuori all'improvviso, un moto d'orgoglio iniziato con una sostituzione, anzi due, che hanno cambiato il volto della partita e detto che la speranza finisce al novantunesimo. Applaude San Siro e Poli raccoglie vicino a Zanetti. E' la gioventù che avanza. E che forse meriterebbe più chance. Prima dei fischi. Quelli che piovono su Cambiasso fanno piangere lui e fanno stringere il cuore. Un monumento che cade. La sintesi del momento no nerazzurro concentrato in una pioggia di dissensi che stridono con il passato. Quello in cui si vinceva tutto anche grazie al Cuchu. E come si fa a dimenticare?

@EvaAProvenzano