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parola al tifoso
La Leomuntada funziona, eccome. Lo dicono i numeri, la matematica vera, ma anche gli avversari. Ovviamente i diretti rivali non lo diranno mai chiaramente, ma le tante dichiarazioni di questi ultimi giorni, ce lo fanno capire.
Frecciatine, battute, polemiche, accuse: sì, l'inseguimento alla prima della classe, il Milan, sta riuscendo alla grande.
Tanti indizi portano a una prova:
- Allegri, al termine di ogni gara, ribadisce che loro sono i favoriti, sono ancora primi; lo dice quando l'Inter è a meno 13, lo ripete costantemente per i match successivi, e anche ora che i nerazzurri sono a meno due. Lo stesso copione, dopo ogni partita, soprattutto in seguito a pareggi o sconfitte pesanti, l'ultima quella di Palermo;
- Galliani, che fa riferimento a una matematica, un po' fai da te, e che ora si rivela per quello che realmente è: posticcia. I conti tornano davvero solo nei numeri di Leo;
- Le polemiche, paragonare il goal di Ibra, di braccio, a quello di Pazzini, che stoppa di petto; pensare a classifiche virtuali, lanciare frecciatine agli arbitri;
- Ritenere il gesto di Ibrahimovic non intenzionalmente violento, né cattivo. Ma il Giudice sportivo ha deciso diversamente, ha visto quella cattiveria che alcuni non riuscivano a vedere;
- Le frequenti dichiarazioni di Gattuso, che non perde occasione di ribadire che la colpa è loro, l'Inter non ha meriti, lui preferirebbe lavorare in pescheria anzichè vestire la maglia nerazzurra (ma non mi risulta che Moratti lo abbia mai cercato) e infine ammette che un po' di timore c'è sempre in certi casi, soprattutto dopo aver rimediato un pareggio e una sconfitta negli ultimi due impegni di campionato.
Questi gli ingredienti di una dolce soddisfazione: la rimonta ha i suoi effetti, nell'ambiente nerazzurro, e non solo.
Il Campionato è tutto da decidere, è in continua evoluzione, il derby sarà importantissimo. Intanto godiamoci questo clima pre-match, più acceso del solito.
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