parola al tifoso

APPLAUSI A BALOTELLI? I TIFOSI DELL’INTER LA SANNO MOLTO LUNGA!!

Daniele Mari

La crescita esponenziale della famiglia Inter negli ultimi anni è ormai sotto gli occhi di tutti, e solo le persone in malafede possono ignorarla. E per famiglia Inter si intendono tutte le componenti che, insieme, possono dar vita a serate come...

La crescita esponenziale della famiglia Inter negli ultimi anni è ormai sotto gli occhi di tutti, e solo le persone in malafede possono ignorarla. E per famiglia Inter si intendono tutte le componenti che, insieme, possono dar vita a serate come quella di martedì: staff tecnico, società e tifosi.

Lo staff tecnico, giocatori e allenatore, ormai si muovono come un'unica entità: spogliatoio granitico, comunione di intenti, un gioco ormai riconosciuto a livello internazionale.

La società, da anni, non sbaglia una campagna acquisti che sia una. E a prescindere da come si concluderà questa stagione, l'ultimo mercato è stato davvero un capolavoro tecnico ed economico.

E veniamo ai tifosi. L'atteggiamento nei confronti di Mario Balotelli è emblema di una maturità senza pari. Balotelli, in questo finale di stagione, serve all'Inter solo ed esclusivamente per le sue capacità tecniche. Contro l'Atalanta molto probabilmente mancherà Pandev e Mourinho (sempre un passo avanti agli altri il tecnico di Setubal) aveva già messo le mani avanti martedì: "Mario sabato gioca".

I tifosi hanno recepito il messaggio. Inutile contestare ferocemente un giocatore che, tra l'altro, la curva già considera un ex. Avere sabato contro l'Atalanta un Balotelli in stato confusionario a chi gioverebbe? Solo alla Roma! E allora meglio sfruttarlo fino in fondo finché indosserà la maglia dell'Inter. Meglio sfruttarlo per far riposare chi da mesi non tira mai il fiato. E una volta raggiunti gli obiettivi che la famiglia Inter sta inseguendo, allora tanti saluti al "tifoso rossonero" e al suo nuovo procuratore. Quello che, da mesi, va ripetendo ossessivamente: "Bisogna spegnere i riflettori su Mario", salvo poi sparare a zero sulla società che sfama lui e il suo assistito.