parola al tifoso

AVANTI COSI’: BRANCA MEGLIO DI MOURINHO

Daniele Mari

di Salvatore Cirillo C’è qualcosa di unico nell’essere tifoso dell’inter. Non si riesce a godere pienamente nemmeno nella notte più bella, quella attesa 45 lunghi anni (almeno questo è quello che vogliono farci credere gli...

di Salvatore Cirillo

C’è qualcosa di unico nell’essere tifoso dell’inter. Non si riesce a godere pienamente nemmeno nella notte più bella, quella attesa 45 lunghi anni (almeno questo è quello che vogliono farci credere gli anti-interisti). Già perché Mourinho è scappato a Madrid, dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere a Milano. Ma anche questa è una mezza verità, perché il ciclo andava concluso con la conquista del mondiale per club. Eppure il trascinatore dei successi nerazzurri ha preferito salutare tutti, i giocatori a cui era profondamente legato e i tifosi di cui era il beniamino assoluto (anche senza le vittorie che poi son arrivate). Personalmente nulla di sconvolgente, sappiamo da tempo che il calcio è cambiato, e che le bandiere sono “mosche bianche”. Le lacrime in tv fanno audience, ma ormai stupiscono solo gli ingenui (Ronaldo nell’ultima partita con l’Inter o Seedorf nella prima, fanno scuola).

E paradossalmente non sono nemmeno così preoccupato per il futuro, per 2 motivi: il primo è che adesso voglio vedere cosa si inventeranno i detrattori, visto che abbiamo finalmente sfatato il tabù Champions, vincendo 6 partite su 7 nella fase finale, contro i campioni di Spagna, Inghilterra e Germania (mica battendo squadre di mezza classifica, o addirittura pareggiandole tutte come fa qualcun altro), e il secondo motivo è Marco Branca. Se da un lato, il vate di Setubal è un motivatore fantastico, nella scelta dei giocatori lascia molto a desiderare. Dopo il primo disastroso mercato (Quaresma Muntari e Mancini che oggi sono sul mercato), Mou voleva Deco e Carvalho ma branca ha optato per Lucio e Sneijder, e pochi ricordano che il vate dichiarò lo scorso anno che Milito e Motta li aveva scelti la società. Morale della favola, se abbiamo vinto la Champions il merito è soprattutto di chi i campioni li ha scovati (e pagati).

E quindi arrivederci Josè, e benvenuto Rafa. Il tecnico spagnolo non viene da un’annata esemplare, ma anche per il portoghese fu lo stesso. Inoltre arriva il tecnico che più ha battuto Mourinho, e chissà, magari è di buon auspicio. Qualcuno dice di avere dubbi sul carattere del “mago” spagnolo, ma se non è un motivatore uno che in una finale riesce a recuperare 3 goal nel secondo tempo…Credo che per il mercato l’obiettivo sia completare la rosa, quindi non ci saranno acquisti eclatanti a meno di cessioni. Personalmente credo sia giusta la politica della società nei confronti dei giocatori che chiedono aumenti ogni anno. A fronte di offerte congrue tutti possono partire, anche Milito e Maicon. Se parte il primo (ma anche Eto’o, l’incompatibilità tra i 2, dovuta anche alla differenza di ingaggio è evidente) potrebbe arrivare Tevez, per Maicon richiesto dal Real il sostituto potrebbe essere Ebouè, meno costoso di Sagna e più esperto di Aguirregaray (non a caso seguito già lo scorso anno da Branca e Corvino). I giocatori della rosa destinati a partire sono Quaresma, Muntari, Arnautovic, Khrin e Cordoba (oltre a Burdisso, Rivas, Obinna, Jimenez, Mancini, Suazo ). Per il centrocampo si punta Mascherano, se non dovesse arrivare, Diaby sarebbe un’ottima alternativa. Per la difesa Ranocchia potrebbe sostituire Cordoba. Per l’attacco Silva è l’obiettivo, se non fosse possibile io prenderei Douglas Costa dello Shakhtar (5 goal in 13 partite) vecchio pallino di Branca. Biabiany, Coutinho, e un terzino giovane completerebbero la rosa.Avanti così, nel segno dell’ottimismo. Dopotutto i campioni d’Europa siamo noi.