parola al tifoso

BALOTELLI, E’ ORA DI CRESCERE

Noi “esagerati” ci sentiamo sempre un po’ così. Traditi. Si, è la parola giusta, anche quando è solo (per ora) una “scappatella”. Ti capisco Inter mia. E’ come quando l’uomo (o la donna) che hai scelto,...

Eva A. Provenzano

Noi "esagerati" ci sentiamo sempre un po' così. Traditi. Si, è la parola giusta, anche quando è solo (per ora) una "scappatella". Ti capisco Inter mia. E' come quando l'uomo (o la donna) che hai scelto, curato, capito, difeso, sostenuto, pensato come insostituibile, se ne va con quella più bella e più "stronza" al primo battito di sopracciglia e tu (che idiota!) passi un tempo indefinito a chiederti cosa ci troverà poi di così straordinario da dimenticarsi chi sei, cosa sei stata, cosa potresti essere per lui. Si, è quello che mi è scricchiolato nella testa e nello stomaco quando l'ho visto indossare quegli innominabili colori. D'accordo, Mario è giovane, ma non così tanto da non aspettarsi da lui almeno un po' di rispetto (soprattutto a telecamere spente). L'ironia è importante, ma anche la dignità. Non pretendo di esprimere il pensiero di tutti gli interisti, ma credo che siano in tanti a pensarla come me. Siamo stanchi dei ragazzini viziati, di quelli da giustificare a tutti i costi perché hanno il merito di avere nel dna i piedi che servono.

Ad un certo punto è necessario scegliere. Se crescere e diventare uomini o limitarsi ad essere quelli che mia nonna chiama "quaquaraqua". E sono gli esseri qualsiasi, quelli di cui si può fare a meno. Balotelli ha un talento immenso che tu Inter hai capito, coltivato, aspettato, giustificato, protetto. Ma non basta. Se non è in grado di capire quanto sei stata importante per lui, se non vuole amarti e apprezzarti come dovrebbe, arriverà il giorno in cui dovrai lasciarlo andare (vedi Ronaldo). E posso assicurarti che non ci perderai tu. Chi non ti ama come meriti, chi non riesce ad andare al di là del sistema "money", oltre un Mourinho qualunque, chi non è capace di riconoscere che avendoti si ha veramente tutto, beh non è degno di te. Nè di chi ogni giorno crede che tu, Inter, sia veramente un dono di un cielo nerazzurro all'imbrunire. Le scappatelle si perdonano anche nella vita reale, certo. Però è inevitabile: tante piccole crepe su un vaso prima o poi lo mandano in frantumi. E' il momento di crescere Mario, per te stesso innanzitutto. E, se vuoi, poi per l'Inter.