Calciopoli per sempre…

Si consolano, se lo raccontano a vicenda, è il loro mantra, lo usano per ‘minacciare’ i tifosi interisti. “180mln di euro di danni, li pagherete tutti”. Quella non revoca non l’hanno ancora mandata giù. Tutto è nelle mani di Super-A: “Non ci arrenderemo, riavremo quegli scudetti”. Il numero 29 è una fissazione per i bianconeri. Continuano a ripetere quel numero all’infinito.

Ricorreranno, rincorreranno quei titoli sfumati per colpa del ‘sistema’, ma che è preferibile addossare all’Inter. “Sono i nerazzurri i veri nemici”. Si perché sono stati i nerazzurri a fare di una delle squadre più forti in Italia (Ibra-Nedved-Trezeguet-Del Piero-Buffon-Zidane) una squadra di Serie B. Non sono state le telefonate agli arbitri, le ammonizioni sistemate a tavolino, né le tabelle arbitrali. No, è stata l’Inter. È tutta colpa loro, di quelli che truccavano i campionati al telefono e poi perdevano in Serie A e in tutto quello che c’era da perdere.

Sanchez va al Barça, Aguero va al City, Rossi è ancora al Villareal, Matri e Quagliarella non dicono granché, la Champions è un ricordo e la Juventus di Andrea Agnelli non ha ancora trovato la strada giusta: Conte è una rivoluzione, l’ennesima, non una certezza (neanche Vucinic lo è). Parlare di titoli, scudetti, di rivincita, vendette, tar, legge ordinaria ecc ecc è l’unico modo per tenere viva l’attenzione dei tifosi juventini, è una questione di immagine, 'una strategia di marketing'. Fino a quando esisterà Calciopoli non ci sarà nient’altro da dire, i risultati passeranno in secondo piano, gli errori non esisteranno.

Lo sa pure quel ragazzino interista che in una piazza di soli tifosi ‘gobbi’ si gira su se stesso e pensa ad alta voce: “A ciascuno i propri sogni, a ciascuno le proprie illusioni”...