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parola al tifoso
Partano gli scongiuri se vi sembra il caso, ma la Supercoppa Europea, che stasera l’Inter si giocherà con l’Atletico Madrid, manca nella stanza dei trofei di Corso Vittorio Emanuele. Quando la squadra nerazzurra vinse, nel 1965, la sua penultima Coppa Campioni, la Supercoppa Europea non era ancora stata ‘inventata’. E quando nel 1998 la Beneamata conquistò la Coppa Uefa, la Supercoppa era un affare tra i campioni d’Europa e i detentori della Coppa delle Coppe. Da allora questo trofeo è andato cinque volte ai vincitori della Champions e cinque ai vincitori dell’attuale Europa League. Le statistiche non si sbilanciano, dunque. Il divario tecnico tra Inter e Atletico però potrebbe ‘leggermente’ favorire i nerazzurri. La ‘nuova’ squadra di Benitez avrà gli stessi protagonisti che nella scorsa stagione hanno riscritto la leggenda della ‘Grande Inter’, però dovrebbero esserci Eto’o a sinistra (più vicino alla porta come ha chiesto) e Pandev a destra, assistiti dalle avanzate di Chivu e Maicon. Fissi davanti alla difesa gli immancabili Cambiasso e Zanetti (che il 27 agosto di 15 anni fa ha esordito con la maglia nerazzurra). Dall’altra parte a preoccupare la retroguardia interista ci saranno Forlan e Aguero. Anche l’Atletico Madrid giocherà per la prima volta la Supercoppa. E sarà anche la prima finale con sei direttori di gara: i cosiddetti arbitri di area si aggiungeranno alla terna e al quarto uomo. Gli uomini che Collina ha scelto sono tutti di nazionalità svizzera. Allo ‘Stade Louis II’ di Montecarlo è previsto il tutto esaurito. L’Inter si gioca la quinta finale del 2010 e la possibilità di continuare sulla strada verso la prima ‘sestina’ della sua storia.
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