parola al tifoso

CHELSEA, MISSIONE IMPOSSIBLE?

di FEDERICO PARODI – Tra poco meno di quindici giorni andrà in scena a S.Siro una delle  partite più attese dell’anno per i tifosi nerazzurri, una di quelle gare per l’inter, in cui in caso di sconfitta, rimani sì deluso...

Alessandro De Felice

di FEDERICO PARODI - Tra poco meno di quindici giorni andrà in scena a S.Siro una delle  partite più attese dell'anno per i tifosi nerazzurri, una di quelle gare per l'inter, in cui in caso di sconfitta, rimani sì deluso ma  non troppo, considerato il trand europeo degli ultimi anni, e, in caso  di vittoria, poni definitivamente fine alle numerose critiche piovute  addosso alla squadra per le disfatte europee, critiche per altro  meritate. Certamente non mi sto riferendo al doppio confronto dello scorso anno contro i Red Devils di Ferguson, in cui l'Inter,  all'andata, strappò a Milano uno 0-0 che sapeva di vittoria per le numerose palle goal sprecate dal Manchester e,al ritorno all'Old Trafford, mostrò personalità e gioco ma fu inesorabilmente condannata dagli episodi. Sia chiaro nell'arco dei 180 minuti la squadra inglese meritò ampiamente la qualificazione, ma l'Inter era andata a Manchester con l'intenzione di giocarsela contro i campioni d'Europa e, in effetti,fino al clamoroso palo di Adriano, la qualificazione era ancora in bilico. L'idea di un' Inter perdente in Europa scaturisce senza ombra di dubbio dalle eliminazioni contro Villareal e Valencia,rispettivamente nei quarti e negli ottavi di finale; in quelle circostanze la squadra dell'allora mister Mancini,andò in Spagna senza la cattiveria e la giusta mentalità per tentare di imporre il proprio gioco fuori casa e,in entrambi i casi,pagò a caro prezzo questa scelta rinunciataria. Diverso il discorso di Liverpool,dove il confronto venne compromesso da un'ingenuità di Marco Materazzi,che costrinse i suoi a giocare in dieci per gran parte del match d'andata e pregiudicò le ambizioni di rimonta dei nerazzurri nel ritorno al Meazza.Tenuto conto del valore del prossimo avversario dei campioni d'Italia,cerchiamo prima di analizzare eventuali miglioramenti dell'inter rispetto al passato,i quali, a parer mio,sono molti: innanzitutto l'organico della squadra di Mourinho, dopo l'ottima campagna acquisti di quest'estate e l'arrivo a costo zero di Goran Pandev ,non ha nulla da invidiare all'organico dei blues; Julio Cesar negli ultimi anni si è affermato come uno dei migliori portieri del mondo, mentre l'estremo difensore del Chelsea Cech,pur rimanendo ad alti livelli,non ha più convinto dopo la terribile frattura del cranio; il quartetto difensivo dei londinesi,composto da Cole(non ci sarà per problemi alla caviglia) e Bosingwa( o Ivanovic) sulle fasce e da Johm Terry e Ricardo Carvalho al centro, non sembra essere così superiore al pacchetto arretrato nerazzurro, formato da Maicon,Lucio,Samuel,Santon (o Zanetti); a centrocampo con l'acquisto di Thiago Motta(si spera che tra due settimane possa tornare in forma) e,soprattutto, di Snejder, l'Inter ha aumentato il tasso tecnico di tutto il reparto,pur tuttavia rimanendo inferiore al super centrocampo a disposizione di Ancelotti, che può contare su Essien(ancora in dubbio per il match d'andata),Lampard e Ballack;infine nel reparto offensivo ritengo che Mourinho, che può scegliere due uomini tra Balotelli(l'asso nella manica),Eto'o(l'uomo delle finali di Champions),Milito(autentico killer d'aria di rigore della formazione nerazzurra) e il neo arrivato Pandev ,abbia più soluzioni da poter schierare rispetto al collega,dal momento che l'attacco dei bleus gravita quasi esclusivamente intorno a Drogba,mentre Anelka e Kalou sono buoni giocatori ma non certo dei fuoriclasse.Oltre alla qualità individuale dei singoli,l'Inter,dopo la cessione di Ibrahimovic,ha cambiato profondamente il proprio gioco,abolendo il lancio lungo alla ricerca della sponda dello svedese a favore della coralità della manovra;ciò ha permesso ai nerazzurri di espugnare per 5-0 lo stadio di Marassi, dominando il Genoa dal primo all'ultimo minuto di gioco, o di segnare goal splendidi dal punto di vista della coralità della manovra come quello di Thiago Motta nel derby d'andata o di Milito contro il Cagliari. Questo tipo di gioco è senz'altro quello più indicato per potersi affermare in Europa,dove negli ultimi anni sono state le inglesi e il Barcellona a farla da padroni,proprio perchè intensità e qualità del loro gioco sono state di gran lunga superiori rispetto alle altre squadre,italiane comprese. In Champions League difficilmente si vince facendo catenaccio stile Grecia a Euro 2004 e il buon Josè,che di Champions ne ha già vinta una con il Porto,questo lo sa bene; durante il ritiro estivo aveva detto che la sua Inter avrebbe avuto bisogno di almeno sei mesi per assemblare i nuovi arrivi e mostrare un calcio godibile e,allo stesso tempo, concreto ed ora è arrivato il momento di capire se il percorso europeo dell'inter è finalmente arrivato ad una svolta o se invece a Marzo gli uomini di Mourinho si ritroveranno per l'ennesima volta a giocare "solo" per campionato e coppa Italia. La missione Chelsea è estremamente difficile,ma non impossibile e,in aggiunta ai miglioramenti dei campioni d'Italia, che abbiamo già analizzato poc'anzi ,bisogna tener presente che nessuno come mister Mourinho conosce la sua "ex" squadra,con i relativi punti di forza e punti deboli;i punti di forza sono tanti, pochi i punti deboli,ma questi vanno analizzati a fondo e non certo sottovalutati. Partendo dagli aspetti maggiormente concreti il Chelsea potrebbe presentarsi a S.Siro senza due pedine fondamentali come Essien e Ashley Cole(out sicuramente); per quanto riguarda il Ghanese sappiamo tutti( Buffon e Victor Valdes in "primis")quanto possa essere pericoloso,mentre l'assenza di Ashley Cole sulla sinistra dovrebbe togliere una brutta gatta da pelare a Maicon e permettere al terzino destro più forte del mondo di spingere continuamente sulla sua fascia,senza preoccuparsi più di tanto della fase difensiva. Inoltre,in questa stagione,tra errori nelle uscite alte di Cech e distrazioni generali in marcatura, il Chelsea ha subito molti goal su calcio piazzato e sappiamo quanto i calci piazzati costituiscano una grande risorsa per l'Inter; Snejder o Balotelli sono specialisti nel crossare palle tese e assai insidiose verso le teste dei vari Maicon,Samuel,Lucio o Thiago Motta e questo potrebbe costituire un'arma assai importante per insidiare la porta di Cech.Insomma analizzando diversi aspetti di questa sfida,credo di poter affermare che l'Inter,scendendo in campo con la giusta mentalità mostrata a Manchester lo scorso anno,possa giocarsela alla pari contro una squadra che,seppur fortissima e sempre competitiva nelle ultime edizioni, ha pur sempre giocato in centocinque anni di storia una sola finale di Champions League.