parola al tifoso

Considerazioni in vista di Inter-Juve

Alessandro De Felice

PAROLA AL TIFOSO di Fabrizio Brecciaroli E Sabato arriva la Juve… Gentile redazione, mi accingo a fare alcune considerazioni sulla situazione della nostra squadra in relazione al disastroso avvio di campionato ed alla prossima gara contro i...

PAROLA AL TIFOSO di Fabrizio Brecciaroli

E Sabato arriva la Juve…Gentile redazione, mi accingo a fare alcune considerazioni sulla situazione della nostra squadra in relazione al disastroso avvio di campionato ed alla prossima gara contro i nostri “nemici” storici della Juventus.Il mercato degli ultimi due anni è stato deficitario sotto tutti i punti di vista. I vari Jonathan, Alvarez, Coutinho, non sono nomi da Inter, a mio modesto avviso neanche in prospettiva.  Abbiamo venduto i migliori attaccanti del mondo: Ibra, Balottelli, Eto. Se nel primo caso ci è andata bene (anzi benissimo) non dovevamo osare tanto ancora, ed i risultati si vedono. Come si fa a vendere un gioiello (seppur “pazzo”) come SuperMario, invece di farne gradualmente un’icona dell’Inter  futura investendolo man mano di responsabilità? Come si fa a vendere Eto che era l’unico assieme a Snejder a fare la differenza contro gli avversari? Come si è pensato di tenere l’ormai usurato e stagionato Milito e rimpinguargli il contratto non appena finita la finale di Champions invece di venderlo e fare cassa in una situazione favorevole di mercato? Perché ci si è ostinati ad insistere su giocatori di centrocampo ormai logori e dall’età elevata anziché rimodellare gradualmente in due o tre anni  il reparto nevralgico della squadra? Perché acquistare Forlan che è arrivato a Milano per svernare ed andare dietro alle succinte sottane delle modelle? (vedi GdS di un mese fa)…La netta sensazione, nel veder la squadra giocare, e quella di un Team che ce la mette tutta ma ad un certo punto non regge la freschezza atletica degli avversari. Manca in molti casi anche la necessaria concentrazione e voglia di arrivare prima sul pallone, di essere compatti, di non lasciare spazi agli avversari, insomma manca quella che generalmente chiamiamo “fame”, fame di essere i migliori, fame che poi fa vincere. Tale mancanza porta a risultati altalenanti e a una classifica non consona al nostro rango.A ciò aggiungiamo un inizio di campionato costellato da errori arbitrali che hanno del clamoroso e che indubbiamente fanno pensare ad un clima di rivalsa della classe delle divise nere nei confronti dell’Inter. Inter che ha avuto il merito di combattere e smantellare con il coltello fra i denti un sistema che aveva corrotto il sistema calcio italiano in tutte le sue sfaccettature. Di ciò il movimento tutto dovrebbe essere grato alla nostra Società ed invece ha tutta l’aria di voler procedere ad una restaurazione ed a una imminente resa dei conti.Per quanto riguarda la dirigenza, restano incomprensibili le ragioni per cui Oriali sia stato defenestrato, per cui Branca resti ancora ad occuparsi di mercato (facile comprare quando sia hanno a disposizione milioni di euro, meno quando si devono gestire le risorse in una fase economica e di fpf difficili – ma è qui che si vede la vera abilità di un dirigente), per cui si sia spezzato l’asse con Raiola a favore dei cugini… (che porterà probabilmente a vestire Balotelli dei colori rosseneri con nostro grande scorno).Con tutti questi problemi e con una classifica che piange ci accingiamo a confrontarci con una Juve prima in classifica, motivata, veloce e fresca. Vabbè che l’Inter è pazza ma io la vedo nera…