parola al tifoso

Così non va bene: più colpa della società  che dell’allenatore

Alessandro De Felice

di DAVIDE SQUILLACE Eccomi a due giorni di distanza dall’ ennesima sconfitta dell’inter in queste prime partite della stagione. Mercoledi l’Inter ha disputato il primo match di champions league con il Trabzonspor e il risultato...

di DAVIDE SQUILLACE

Eccomi a due giorni di distanza dall' ennesima sconfitta dell'inter in queste prime partite della stagione. Mercoledi l'Inter ha disputato il primo match di champions league con il Trabzonspor e il risultato è stato una brutta sconfitta per 0-1 in casa. E' vero può capitare, siamo stati sfortunati, ma non è possibile che dopo tre sconfitte consecutive in match ufficiali, si pensi alla sconfitta in Super Coppa con il Milan e alla prima di campionato con il Palermo, e altrettante sconfitte in amichevoli, come quella con il Manchester City o il Chievo, l'Inter possa pensare di continuare su questa strada. Abbiamo segnato 12 reti ma ne abbiamo subito altrettante e questo è un dato preoccupante. La squadra che noi conosciamo è quella che subisce un numero di goal molto minimo e su questa base costruisce il suo gioco e la vittoria finale.

Di chi la colpa di questo calo? E' normale che le colpe in primis possano ricadere sull'allenatore; Gasperini ha una sua mentalità di gioco che necessita di tempo affinchè possa essere assimilata e praticata nel migliore dei modi e in più i giocatori a sua disposizione non sono gl'interpreti ideali del suo modulo, il famoso 3-4-3. Non mi riferisco di certo al solo Snejider perchè secondo me può giocare dappertutto, ma parlo in modo particolare dei centrocampisti che non sono abituati a fare un gioco asfissiante come quello che richiede il Gasp: poi se pensate che Cambiasso non ritrova più la condizione e la grinta che l'aveva contraddistinto due anni fà, che Stankovic ormai avanza nell'età e che Thiago Motta non riesce più a trovare il giusto ritmo di gara (rallenta le azioni e quando pensa di difendere commette falli inutili), capite bene che adottando un modulo come il 3-4-3 la squadra si troverà sempre in difficoltà per mancanza di copertura.

La colpa più importante ricade però sulla società, la quale conoscendo le caratteristiche della squadra  ha scelto di cambiare radicalmente modo di giocare senza però provvedere ai giusti rimpiazzi. Sapendo, infatti, che il gioco di Gasperini prevedesse un gioco continuo sulle fasce comprano due attaccanti che per motivi di età e tattici non possono ricoprire i ruoli di ale o di esterni: sto parlando ovviamente di Forlan, bomber di razza che naturalmente non può giocare il difesa come fatto a Palermo in quanto non è più un ragazzino, e di Zarate, ragazzo di talento ma anche lui non ha certo la caratteristica di difendere ma anzi dovrebbe inventare li in attacco insieme a Snejider.

Il problema però che reputo più grave di tutti non è il modulo o il ruolo dei giocatori, che con il tempo e gli allenamenti si risolvono, ma della mancanza di cattiveria e di aggressività. Ricordo il primo tempo di Super Coppa in cui il Milan aveva paura di contrastarci e in cui noi esibivamo un gioco davvero spettacolare. Ecco, d'allora non ho più rivisto quella squadra, che nonostante la sconfitta era uscita a testa alta sapendo di essere ancora una squadra di livello anche dopo la cessione di Eto'o. E' come se tutte le nostre convinzioni si siano smarrite, e il compito del'allenatore adesso non è quello di creare tattiche o schemi, ma quello di convincere giocatori che possono sconfiggere chiunque, che sono una grande squadra e che ognuno è indispensabile al suo progetto.

In questo modo un match come quello con il modesto Trabzonspor poteva essere vinto anche giocando male grazie ad un giusto mix di aggresività e motivazioni che sono del tutto mancate.

Io sono un tifoso Interista che crede fortemente che la squadra possa riprendersi al più presto. Penso inoltre che il Team sia più forte degl'anni passati in quanto abbiamo rimpiazzi per ogni ruolo (considerando però il 4-3-1-2 o il 4-2-3-1) e giovani di qualità che devono solo ambientarsi al calcio Italiano.

Confido in Gasp e nella società, ma se le cose non dovessero andare come spero sono convinto che il reintegro in società di Oriali e l'ingaggio di un tifoso d'eccezione quale è Zenga possano aiutare l'Inter a riprendersi.