parola al tifoso

Crisi senza speranza? La cosa triste è…

Alessandro De Felice

PAROLA AL TIFOSO MAURIZIO GIOZANI Spettabile Redazione, la crisi della squadra cara al mio cuore mi spinge a scrivere queste righe per dare sfogo ad una delusione che va accentuandosi settimana dopo settimana e che i trascorsi successi non possono...

PAROLA AL TIFOSO MAURIZIO GIOZANI

Spettabile Redazione,la crisi della squadra cara al mio cuore mi spinge a scrivere queste righe per dare sfogo ad una delusione che va accentuandosi settimana dopo settimana e che i trascorsi successi non possono lenire. Che fine ha fatto l'Inter, la squadra che poco più di un anno fa si fregiava del titolo di squadra campione del mondo e che dopo lunga, anzi lunghissima, attesa aveva rivinto la Coppa dei Campioni? Si possono commettere errori di programmazione soprattutto per un malposto dovere di riconoscenza verso dei giocatori che si sono poi dimostrati bolliti o forse solo scarsamente motivati, bisognava cambiare quando poteva essere fatto guadagnando anche tanti soldi visto che dopo la vittoria europea i giocatori avevano sicuramente mercato e chiarendo che per qualche anno si poteva non vincere nulla ma che si cercava di costruire per il futuro una potenziale grande squadra, invece queste non sono state le scelte fatte, anzi la dirigenza ha dimostrato di BRANColare nel buio, con acquisti fatti all'ultimo momento tanto per avere qualcuno da presentare in conferenza stampa e con cessioni sanguinose vedi Eto'o, Motta e, con il senno di poi, anche Pandev ( se si arriva a rimpiangere il macedone, con tutto il rispetto dovuto alla persona, vuol dire che siamo proprio messi male, soprattutto se il suo sostituto è un giocatore invisibile ed inguardabile come Zarate). a dire il vero di inguardabili in questa squadra attualmente sono in tanti: Ranocchia, che sembra avere un grande futuro dietro le spalle ( ma è ancora giovane, peggio di così non può fare, per cui non pensiamo di svenderlo la prossima estate ma piuttosto cerchiamo di farlo giocare con chi può guidarlo e disciplinarlo tatticamente che non è certamente Lucio, almeno il Lucio attuale, troppo svagato e con l'idea di risolvere da solo le partite; secondo me in difesa si sente sempre l'assenza del muro Walter Samuel, ormai anche lui con non troppi anni di calcio davanti ma che il suo quando è schierato l'ha sempre fatto).

Sulle fasce Maicon è l'ombra del grande giocatore che fu, ormai i cross sono un lontano ricordo e quelli che fa sbattono sempre sui giocatori avversari; Nagatomo ha tanta buona volontà ma sicuramente non è da lui che ci si aspetta la qualità che fa la differenza. Chivu è arrivato a fine contratto, a quel che si sente un gran bravo ragazzo e perciò lasciamolo andare verso altri lidi, ormai in fascia non spinge più e come centrale ha mostrato tutti i suoi limiti. Il centrocampo è da rifondare visto che ormai le primavere del capitano sono troppe e Cambiasso sembra risentire prematuramente del logorio dovuto forse ai troppi infortuni patiti. Motta è emigrato nella ville lumiere, Palombo non si è ancora capito perchè è stato preso visto che non gioca, Guarin è forse un investimento per il futuro, Poli merita di giocare di più in quanto almeno corre e si danna  per la maglia che indossa, cosa che tanti altri danno l'impressione di non fare più. Faraoni merita anche lui di giocare con maggiore continuità in un ruolo che sia per lui più adatto ( esterno di difesa o centrocampo , Obi corre, corre, corre ma con tanta confusione e poco costrutto. Stankovic si vede che è logoro, il grande Deki ormai è passato. Sneijder, parafrasando l'hombre vertical Hector Cuper, che cosa è? Non è centrocampista, non è attaccante, è forse un trequartista che calamita troppi palloni, che ne perde la gran parte, che è diventato un problema tattico e caratteriale per questa squadra, che urla agli altri quello che dovrebbe urlare a sè stesso, gioca semplice e ricorda che le partite non si vincono giocando da soli. Alvarez è forse un progetto dotato di un solo piede, Castaignos sarebbe stato meglio farlo giocare con continuità in un'altra squadra italiana o, eventualmente europea, come è stato deciso per Coutinho. Zarate non pervenuto, l'unico lampo il goal di Mosca, un po' poco per meritarsi stima e fiducia; Forlan è apparentemente venuto a svernare in Italia,del giocatore giudicato il migliore agli ultimi Mondiali noi abbiamo visto solo l'ectoplasma, un po' poco. Pazzini merita ancora delle opportunità perchè la squadra non hai mai giocato secondo le sue caratteristiche, non è giocatore da fraseggio nello stretto, ha bisogno di aplloni in mezzo all'area e di cross, ma i cross in area all'Inter ormai non li fa più nessuno. Milito, un grande campione che il meglio l'ha già dato anche se il suo lo fa ancora, però il mio giudizio su di lui è inficiato dal fatto che ho mal digerito le esternazioni fatte a Madrid subito dopo aver conquistato la Champions. Dopo questa lunga disamina quale conclusione si può trarre? Che la società e conseguentemente la squadra hanno bisogno di un progetto, di una rifondazione che, stante il fair play finanziario ( ma continuando così il problema con l'UEFA neanche si pone ), potrebbe essere fatto per tornare al successo tra qualche anno, ma ci vuole chiarezza e soprattutto una direzione. Ci vuole qualcuno come Mourinho ( ebbene sì, sono una vedova del portoghese ) che ridoni compattezza alla società e allo spogliatoio, che ridia un gioco alla squadra ( non importa quale basta forse definire cosa deve fare ognuno in campo , che parli in maniera univoca a nome della società che ha bisogno anche di dirigenti capaci ( vedi alla voce Oriali, anche se è vero che gli assenti hanno sempre ragione ). Quello che alla fine è triste è vedere i giocatori che sembrano indifferenti, come se la cosa non li riguardasse, mentre le delusioni e le conseguenti prese in giro per i simpatizzanti nerazzurri ( piccoli o grandi che siano )sono cocenti e difficili da digerire. Vabbè speriamo bene per il futuro e comunque anche se i risultati non saranno pari alle attese il cuore resta comunque attuato di nerazzurro. Forza Inter ora e per sempre.