Fiato ai vecchi tromboni. L’Inter ha perso: Oh siii, che festa! Per gli altri di sicuro. Dopo quattro anni di predominio nerazzurro un periodo così difficile della formazione finora campione di tutto ha ridato forze e nuove energie a tifosi e squadre avversarie. E quasi non gli pare vero. La Beneamata è alle prese con una sbandatone da incubo e da due in pagella. Per noi soprattutto.
parola al tifoso
Cuori nerazzurri, forza: non è ora di mollare!
Fiato ai vecchi tromboni. L’Inter ha perso: Oh siii, che festa! Per gli altri di sicuro. Dopo quattro anni di predominio nerazzurro un periodo così difficile della formazione finora campione di tutto ha ridato forze e nuove energie a tifosi e...
Già, noi interisti. Su questo argomento c’è un capitolo a parte da aprire. ‘Vergogna, che obrobio’, ‘Siamo troppo arrendevoli’, ‘Ridateci Mourinho’, 'Siamo l'anticalcio', 'La discesa inevitabile', ‘Mandate via quel cialtrone, buffone seduto in panchina’, ‘Moratti ha sbagliato tutto’… E chi più ne ha più ne metta…Queste parole fanno bella mostra su alcuni forum interisti. E queste sono le idee di alcuni tifosi nerazzurri. Sembra surreale. Se non fosse che ne conosco troppi, da una vita intera, quasi quasi non ci credevo. Come critichiamo la nostra Inter noi, non ci riesce neanche il più cattivo dei ‘bilanisti, gobbaccio dentro’.
Ma mai possibile, si chiede la mia insana mente da interista (e basta), che se noi perdiamo è una tragedia e se perdono gli altri neanche se ne accorgono? (Si, lo so, quegli altri non si accorgono neanche quando vincono…). Io m’impegno ad essere obiettiva, oh, ma con l’Inter proprio non ci riesco.
E volete sapere perché? Perché a me non sembra si possa parlare di obiettività quando ad esempio (uno dei tanti) la Juventus esce dall’Europa League e la mattina dopo tutti parlano di una nottata ‘al freddo e al gelo’ e non dei cinque pareggi consecutivi. Invece i nerazzurri perdono con la Lazio che è seconda in classifica mica ultima, e gioca senza Milito, Maicon, Stankovic, Julio Cesar, Samuel, Chivu, Coutinho, Eto’o, Sneijder (perché io ancora non l’ho visto) e Pandev (non pervenuto) e la colpa di chi è? Solo e tutta di Benitez, naturalmente, degli infortuni neanche un po'.
Quindi via, mandatelo a casa quello spagnolo lì, a ‘pascolare’. Che questa squadra piena di problemi, insicurezze e nevrotica (Muntari, ma per favore, manco fossi Maradona!) non la vogliamo.
E ma allora io ho un problema grave. Perché a me l’Inter sembra sempre e comunque l’unica cosa possibile. (Ma vi ci vedete col cappellino rossonero in testa, a tifare per il Milan, Galliani e Berlusconi… brrrr!!Aiuto!) E’ vero, un momento così fa solo male, malissimo. Ma accidenti, da quando tifare per i colori nerazzurri significa gioia solo quando si vince?
Sarà colpa mia, perché lo ammetto sono nata negli anni neri degli zeru tituli, e per me la mia squadra è assolutamente unica sempre e questo provo a non dimenticarlo mai, soprattutto nei giorni complicati. Non vi sto facendo la morale, vi capisco eccome: la rabbia, la delusione, la paura di svegliarsi da un sogno (che però è stato reale e vale sempre), la preoccupazione di trovare le parole per dire ai vostri figli più piccoli che devono smetterla di piangere perché la vita va così, ma giuro mi fa impressione e dispiacere sentirvi dire ‘Facciamo pena’, vedervi così, sconfitti, lasciare a metà mare la barca per non vederla affondare.
La sensazione sottolineata stamattina su molti giornali è che ‘l’ambiente nerazzurro (e questo significa anche i tifosi) non ci crede troppo al Mondiale’. Spero che si sbaglino come sempre quando parlano di noi. Personalmente, piuttosto che dirmi ‘è finita’ (a dicembre??) preferisco pensare che la guerra, e la tempesta siano appena iniziate. E che quando i combattenti, tutti, saranno al loro posto le cose cambieranno. E potrebbero cambiare non perché vinciamo ancora, questo non lo posso sapere, ma combatteremo con tutte le cartucce a disposizione (siete sicuri che saremmo dove siamo senza gli infortuni?) e ci crederemo come sempre. In fondo se avessi voluto delle certezze nella mia vita, avrei tifato per il Barcellona magari che è la squadra perfetta e vince sempre.
Anzi no. Perché pure loro, i marziani, a volte, perdono. E pure questo me l’ha insegnato l’Inter.
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