parola al tifoso

Dimostriamo di essere all’altezza

Giovanni Montopoli

di DONATELLO CITO Nel campionato più avvincente degli ultimi anni, la nostra beneamata stenta a decollare. Il prossimo impegno, contro il Cagliari, è alquanto ostico e per giunta ad ora di pranzo. Orario che rappresenta una novità per il...

di DONATELLO CITO

Nel campionato più avvincente degli ultimi anni, la nostra beneamata stenta a decollare. Il prossimo impegno, contro il Cagliari, è alquanto ostico e per giunta ad ora di pranzo. Orario che rappresenta una novità per il campionato di serie A. Un campionato che vede le venti squadre annidate in fazzoletto di punti; nel quale l’ultima squadra, l’Udinese, ha “solo” nove punti di ritardo dalla capolista Lazio. La nostra squadra, non ancora al top, condivide il secondo posto con Milan e Napoli. Le prestazioni non sono state esaltanti ma sono stati raggiunti in egual modo risultati positivi. Le attenuanti sono rappresentate dal cambio di allenatore e il ritardo di preparazione dovuto agli impegni del mondiale sudafricano. Benitez sta facendo un buon lavoro e sta cercando di far esprimere la squadra secondo il proprio disegno tattico introducendo delle novità tecnico-tattiche. Varianti che però hanno bisogno di tempo per essere acquisite dai nostri beniamini. È da considerare che non si può dimenticare in qualche mese un allenatore come Josè Mourinho. Josè è un eroe per noi nerazzurri tutti. Rimarrà sempre nella nostra storia. L’altro dato che fa riflettere è la frequenza con cui si susseguono gli infortuni. In sede di campagna acquisti non si è dato peso alla possibilità di avere così tanti giocatori infortunati nello stesso momento. La rosa dell’Inter è una delle più forti del continente ma nel caso vi siano più infortuni non si hanno ricambi all’altezza dei titolari. Gente come Lùcio o Samuel non è facile da sostituire con tutto il rispetto di due bandiere nerazzure come Marco Materazzi e Ivan Cordoba. A centrocampo, Cambiasso è indispensabile e non ha un degno sostituto alla sua altezza. C’è la necessità di muoversi sul mercato. Le pedine su cui si basa lo scacchiere nerazzurro non sono indistruttibili e immuni da infortuni e i “giovani” interisti sono davvero promettenti ma a noi servono garanzie ora. Siamo sul tetto d’Europa e a dicembre vogliamo salire su quello del mondo e la domanda che nasce spontanea: Siamo all’altezza? Ammiro immensamente Mourinho ma dobbiamo girare pagina. Ripetere l’impresa dello scorso anno è difficile, ma non impossibile. Bisogna trovare la giusta condizione fisica e dare alla squadra gli innesti di cui necessita. Non si può ritornare indietro. Siamo arrivati al top e dobbiamo lottare per mantenere la posizione di leadership che abbiamo raggiunto. Dobbiamo rispondere alle critiche con i fatti e non lasciare intendere che l’impresa dello scorso anno è dovuta alla fortuna o alla casualità. Non lo merita la storia dell’Inter. Non lo meritiamo noi.

Perciò… Diamoci una scossa e DIMOSTRIAMO DI ESSERE ALL’ALTEZZA!