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parola al tifoso
Parma – Napoli. 1 a 3. Fin qui nulla di strano. Chi non avesse visto la partita, commenterebbe “E’ tornato il Pocho (dopo aver scontato 3 giornate di squalifica, ndr) e il Napoli è tornato a vincere”. Tutto vero. Il Napoli non può fare a meno dei guizzi di Lavezzi, soprattutto in questo periodo in cui Cavani non sta attraversando il momento più brillante della stagione.
Al 29’ del primo tempo il Napoli va sotto di un goal grazie alla bella girata al volo di Palladino. A riaprire la partita ci pensa Rosi, l’assistente di Morganti, che non vede il fuorigioco chilometrico di Hamsik al momento del pareggio.Ma non è su questo che mi voglio soffermare. Sono sempre stata del parere che gli arbitri sono esseri umani e possono sbagliare. A volte viene favorita una squadra a volte un’altra. È sulle polemiche che hanno preceduto questa partita che voglio, invece, attirare la vostra attenzione.
La settimana sportiva che ha preceduto questa 29^ giornata di Serie A si è aperta in perfetto stile italiano. Perché è così, è inutile negarlo. Quando le cose non vanno bene, in Italia, o ci si lamenta oppure, nei casi in cui si ha più potere, si tenta addirittura di cambiare le regole. Galliani docet con la sua proposta di modificare il Ranking UEFA, perché dall’anno prossimo avremo in Champions un’italiana in meno.
Il protagonista dell’attacco, frontale e deciso come sempre, è stato questa volta il presidente degli azzurri Aurelio De Laurentiis. Le sue parole sono state pesanti e il capo di accusa era lo strapotere delle squadre del Nord di cui il suo Napoli sarebbe vittima. “Il Napoli è una realtà che da fastidio – aveva esordito – è ingombrante così come lo sono anche la Lazio, la Roma e il Palermo. Se il campionato lo vogliono giocare in 3 allora se l’organizzino tra di loro – il riferimento alle due milanesi e alla Juventus è palese –, noi giocheremo un altro torneo di 17 squadre. Qui ci sono 17 Cenerentole e 3 Genoveffe”. Qualcuno ha sostenuto che nelle parole del presidente non si sia fatto riferimento agli arbitri. Si, forse non direttamente, ma in maniera subliminale si: “Dobbiamo rispettare le regole e mantenere la calma – aveva aggiunto De Laurentiis -, anche se nel dare-avere arbitrale siamo in credito”.
E pensare che il presidente del Parma Tommaso Ghirardi si era subito schierato a favore delle parole di De Laurentiis. “Gli arbitri? Prima mi arrabbiavo di più. Il Parma è la squadra che ha subito più rigori contro, ben 9. Seguo il Napoli e so che è stato penalizzato, non bisogna essere ipocriti, ha avuto arbitraggi che hanno condizionato le gare. Inviterò De Laurentiis a Parma”.Ecco però che terminata la partita assistiamo alla furia del d. g. del Parma Pietro Leonardi. “Basta vedere che risonanza hanno avuto le proteste del Napoli per mezzo rigore — fa notare Leonardi —, in settimana tutti hanno parlato. Vedrò ora che risonanza avranno le nostre proteste». Accuse durissime. «Il gol in fuorigioco ha fatto riaprire la partita. Mi sono sempre ripromesso di tacere ma, dopo aver sentito che tutti parlano per errori meno evidenti di quelli che stanno danneggiando noi, devo dire basta ed è tutto il Parma che dice basta. Vorremmo essere giudicati come tutti gli altri». Sbotta anche il presidente del Parma: «Sono contento per l’amico De Laurentiis perché le 3 Genoveffe sono diventate 4 e siamo rimasti in 16. Non siamo considerati perché facciamo meno audience di altre squadre: ecco i risultati. Sono deluso, ci sentiamo maltrattati».E attenzione, perché adesso anche il Premier si fa sentire. Certo nessuno si aspettava il flop del Milan, men che meno il suo presidente che ha affermato: «Ho visto soltanto il secondo tempo, ma c’era un rigore su Pato e il gol di Ibra era buono. Forse ci sarebbe da recriminare su certe decisioni arbitrali. Ah, questi arbitri di sinistra...».
Allora rifacciamo i calcoli: 3 Genoveffe + 1 neopromossa = 4 Genoveffe. 17 Cenerentole – 1 = 16 Cenerentole … beh … che dire … tanto alla fine ci sarà una sola Biancaneve e tutti gli altri rimarranno “nani”!
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