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parola al tifoso
Totti è un 'esempio per i bambini'. Quante volte abbiamo sentito queste parole da parte di Rosella Sensi? Tante, tantissime, forse troppe. Un concetto espresso in più occasioni, ma si sa che quando si parla di Roma e della romanità, è difficile essere imparziali. Ieri Totti, in campo ha fornito tutto il suo miglior repertorio. Attenzione, non mi riferisco ai suoi lanci di prima o ai suoi 'cucchiai'. Mi riferisco bensì ai suoi falli reiterati, alle sue provocazioni, insomma ha fornito un bellissimo show. Degno di un 'Mahatma Ghandi' mi verrebbe da dire.La Sensi, ha ribadito il suo concetto, ma forse ha dimenticato qualche occasione, in cui il buon Francesco non è stato affatto un esempio. In un Roma - Bayer di qualche tempo fa, il capitano giallorosso fece un'allegra passeggiata con i tacchetti sulle gambe di un avversario, ma forse il buon Francesco per la Sensi sarà solo inciampato. Italia - Danimarca, partita degli europei 2004, Totti sputa Poulsen, ma forse per la Sensi la colpa è stata di Poulsen che passava li davanti. Come non ricordare poi i pollici versi in occasione dell'ultimo derby, i 4 'vaffa' all'arbitro Rizzoli in Udinese - Roma, o la maglia con su scritto 'VI HO PURGATO ANCORA', simbolo di classe e finezza romana?Ma senza andare indietro nel tempo, basta analizzare la partita di ieri di Francesco Totti e dei suoi compagni. Falli ripetuti dall'inizio alla fine, tentativi malriusciti di decimare la squadra di Mourinho, 'rosicamento' allo stato puro. Totti parla di Balotelli come di un giocatore 'che fa della provocazione il suo stile di vita', ma da che pulpito viene la predica! Il gesto ' 4 gol zitti e tutti a casa' rivolto ai tifosi della Juventus, cos'era se non una provocazione?Balotelli non è un santo, ma alle parole si risponde con le parole non con la violenza. Se ieri la Roma avesse terminato la partita in 8 non si sarebbe di certo scandalizzato nessuno. I calci di Taddei a Thiago Motta e a Muntari, le pedate di Perrotta, il pugno nello stomaco di Mexes a Materazzi. Mi sarei aspettato delle scuse per il comportamento dei suoi tesserati, da parte della Sensi, e invece nel dopo gara ho assistito inerme alle voci di Toni e Pizarro, che forse erano sintonizzati su un altro canale e hanno visto tutt'altra partita.Di certo i tifosi della Roma, avranno preso spunto dalle parole della Sensi e si saranno ispirati al loro capitano. Risse, accoltellamenti, cariche alla polizia, tutti sintomi di grande sportività. A Roma purtroppo, sponda giallorossa, il calcio è inteso come violenza. Ma questa situazione non potrà durare a lungo. Le istituzioni in primis, dovrebbero far si che la situazione si plachi, perchè non mi spiego ancora come a una tifoseria rea di vandalismi in giro per l'Italia, venga concesso di seguire la squadra anche in trasferta. Misteri del calcio all'italiana...
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