parola al tifoso

FANTACASSANATE…

Sussurri, bisbigli, chiacchiere. Sembrano lontani i giorni in cui si raccontava Antonio Cassano come un ragazzo che aveva avuto un problema al cuore, che aveva rischiato di non giocare più, che era tornato in campo con coraggio e forza di...

Eva A. Provenzano

Sussurri, bisbigli, chiacchiere. Sembrano lontani i giorni in cui si raccontava Antonio Cassano come un ragazzo che aveva avuto un problema al cuore, che aveva rischiato di non giocare più, che era tornato in campo con coraggio e forza di volontà. Sorrisi, pacche sulle spalle, davanti alle telecamere complimenti e parole che non sentiva da tempo. Era diventato un 'cocco' di Prandelli, il ct aveva preso a difenderlo a spada tratta tutte le volte che veniva sollevato un dubbio sulla sua capacità di incidere sul campo. In Polonia era sempre puntualmente schierato nella sua formazione titolare. 

CAPRICCI - Qualche mese fa si parlava di un giocatore ispiratissimo, capace di illuminare con le sue giocate i compagni di Nazionale. Poi, dopo la sconfitta in finale agli Europei, è tornato a Milanello e si erano tutti affrettati a mettere in evidenza il fatto che fosse in forma e che sarebbe stato a disposizione di Allegri in un batter d'occhio. La cessione di Ibra e Thiago Silva però non l'ha proprio digerita, lo ha detto al mondo intero e a quanto pare non gliel'hanno perdonata. Ha chiesto di essere ceduto, ha spiegato il suo perché e non è stato creduto, piuttosto si è preferito criticare i suoi toni. L'attaccante ha sentito il bisogno di lasciare una formazione che non lo faceva più sentire a suo agio e hanno parlato di 'soliti capricci'.

VIRUS - E' arrivato all'Inter e le immagini che arrivavano dalla Pinetina raccontavano di un calciatore sorridente che sembrava aver portato una ventata di entusiasmo negli spogliatoi nerazzurri. Invece, dopo qualche problema in campo che ha riguardato l'intera squadra (a sentire e a leggere certe cose sembra che le sconfitte siano colpa sua), sono arrivati i primi rumori su un suo presunto mal di pancia e su quello dei soliti argentini della rosa interista. Un virus praticamente.

IL CLAN - E' risaputo, Zanetti e Cambiasso decidono tutto, lavorano anche come dirigenti, come allenatori, fanno le selezioni ai cancelli, se non sai cos'è l'asado non puoi entrare e imitando i giudici di 'x factor' urlano: "Per me è no". E il resto della truppa argentina tutta ad applaudire. Se il tuo accento non è uguale al loro là in mezzo non ci puoi vivere. Pure Moratti ha dovuto adeguarsi: o imparava ad andare a passo di tango o lo avrebbero detronizzato. E adesso, dopo aver distrutto la vita di mln di colleghi che hanno fatto scappare da Milano, è arrivato il turno di Cassano.

FANTACASSANATE - Secondo le solite leggende metropolitane, il barese non avrebbe passato i provini della terribile banda del capitano e sarebbe già ai margini della rosa. Proprio per problemi simili di spogliatoio, Prandelli avrebbe deciso di tenerlo fuori dalle ultime convocazioni dando come motivazione ufficiale il suo ritardo di preparazione. Insomma è tornato il Cassano delle cassanate che sembrava un pallidissimo ricordo quando viveva sull'altra sponda della città. E' tornato il giocatore che fa solo danni (prendere in giro Nagatomo è una cosa terribile) e mai nulla di buono (gli assist e i gol segnati non contano se poi si perde e sei uno che può solo disturbare Wesley e togliere il posto a Palacio). Critiche, voci che si rincorrono, tormentoni che si rimettono a girare nell'aria, tutto di un colpo. Sarà che FantAntonio ha deciso di indossare il nerazzurro?

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