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parola al tifoso
di GUGLIELMO SANTORO MILIZIA
Gentile redazione,scrivo per la terza volta perchè adesso la situazione è diventata da allarme rosso. La fuga di Leo verso Parigi è un segnale negativo che dovrebbe far riflettere tutti noi tifosi ma anche la società. Sembra infatti di rivedere le scenette dello scorso anno quando dopo la finale di Madrid Mourinho scappò verso lidi più affascinanti (da un punto di vista di mero mercato ancor di più) perchè consapevole che il nostro presidente non avrebbe cacciato un euro per potenziare la squadra del triplete. Oggi rivedo le stesse cose e non è vero che la logica del mercato impone prima le cessioni e poi gli arrivi.
Le parole di Moratti sembrano quelle di un cane che si morde la coda nel tentativo di giustificare l'immobilismo che c'è e continuerà ad esserci da parte della società. Sento dire che noi siamo dovremmo chiedere la luna per i nostri giocatori (vedi Maicon che varrebbe 30 milioni, cifra spropositata per un giocatore di 30 anni e in fase calante) salvo poi elemosinare supersconti per fuoriclasse giovani come Sanchez (offerti 18 + contropartite modeste), Ganso, Tevez, ecc.
Anche questo è un tentativo di mettere le mani avanti sapendo che certi giocatori non arriveranno mai e i nostri ormai non li vuole più nessuno. Quindi la fuga di Leo mi sembra più legata al mancato mercato che si farà e non ad altro, e sarà un caso ma da quando il nome del brasiliano è stato accostato al PSG si parla di Ganso, Lucas Marcelinho e Casemiro proprio diretti verso Parigi...il Fair Play Finanziario, lo ripeto per l'ennesima volta sarà una bufala e chi ci rimetterà saranno proprio le squadre come l'Inter che hanno abboccato all'amo... adesso spero che si prenda un allenatore che ha voglia di costruire un progetto facendo capire a Moratti che questa squadra va rifondata nei suoi elementi cardine e pazienza se non si vince nell'immediato, del resto il Manchester UTD quando cambiò faccia per qualche anno non vinse nulla, ma oggi si trova con giocatori giovani e una base con cui continuare a vincere.
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