parola al tifoso

Giudizio sul mercato dell’Inter

Alessandro De Felice

di GIUSEPPE MIANULLI Finalmente il “mercato delle vacche”, il cosiddetto “calciomercato”, è finito e la parola ora passa al campo, sperando che vengano risparmiate altre pagliacciate come quelle viste a fine agosto. Faccio alcune...

di GIUSEPPE MIANULLI

Finalmente il “mercato delle vacche”, il cosiddetto “calciomercato”, è finito e la parola ora passa al campo, sperando che vengano risparmiate altre pagliacciate come quelle viste a fine agosto. Faccio alcune considerazioni su Inter e dintorni.

Chi è partitoEto’o. Spiace tantissimo aver perso uno dei tre giocatori più forti e decisivi al mondo (per me è secondo solo a Messi, per questioni di anagrafe); nessuno sarebbe così folle da cedere un giocatore così se non per motivi estremamente validi e cospicui. Economicamente.Pandev. In molti lo hanno (stra)insultato ma se l’alternativa era Palacio…beh allora mi tengo Pandev tutta la vita.Santon. Salvo le smentite del campo, ad oggi mi sembra un grosso errore.

Chi è arrivatoForlan. Se è colui che deve sostituire Eto’o non ci siamo (vedasi sopra). Ha 32 anni ma è un ottimo giocatore ed integro che ha fatto vedere il suo valore a Madrid ed in Nazionale. Secondo me 2 stagioni a buon livello le ha. Ricordo che Figo, quando arrivò, aveva 33 anni, era dato per finito ed era uno degli scarti del Real.Zarate. Tecnicamente è valido, niente da dire. Spero di vedere i suoi “colpi di testa” sul campo come gesta sportive piuttosto che fuori dal campo.I giovani. (Poli, Alvarez, Castaignos, Jonathan) ai quali va dato il tempo di integrarsi. Spero che si abbia la pazienza di lasciarli crescere e sbagliare senza sentire mugugni e critiche al primo passaggio errato. In Inghilterra si dice “I know my chickens” (conosco i miei polli); a buon intenditor …Il tecnico. Allenare l’Inter non è facile (il peggio è lavorare da Zamparini), diventa più difficile se hai 1 anno di contratto, ancora di più se il tuo Presidente (che non ti ha scelto per sua intima convinzione) comincia a borbottare prima che il campionato sia iniziato (e per me sbaglia). E’ giusto fare gli esperimenti quando il risultato non conta ma poi bisogna rendesi conto che, talvolta, non si ha il tempo di fare ciò che si ha in mente e bisogna adattarsi al materiale che si ha. Ultima cosa: incaponirsi su certe idee quando c’è di mezzo l’albo d’oro (vedi Supercoppa Italiana) non sempre paga. Allenare l’Inter non è come allenare il Genoa (con tutto il rispetto, sia chiaro).Giudizio sul mercatoSarà il campo, come sempre, a dare il giudizio sul mercato. Vista l’aria che tirava, aver preso due giocatori come Forlan e Zarate non mi sembra male. I giovani dovranno essere valutati nell’arco della stagione. Nel complesso la rosa mi sembra di buon livello.Il punto focale ora è il modulo; la rosa non mi pare possa essere da 3-4-3 come lo intende Gasperini.Mi pare da 4-3-1-2 con centrocampo a rombo e, in attacco, due prime punte (Milito/Pazzini) e due seconde punte (Forlan/Zarate) che può mutare in un:• 4-3-3 con una punta centrale e due esterne• oppure 4-2-1-3 (Sneijder- Forlan-Milito/Pazzini-Zarate) da assalto all’arma bianca• oppure 4-2-3-1 con, in attacco, Forlan-Sneijder-Zarate e Milito/Pazzini come punta centraleLa societàHo perso il conto dei vari “Moratti spendi”, “Moratti vendi”, “Branca incapace”, “Società di m….”, ecc.Prendiamo il “Moratti vendi”, bene, diteci a chi. A voi? Bene, trovate i soldi e presentate un’offerta a Moratti.In Italia non vedo compratori in fila per l’Inter o per una squadra di medio o basso livello. Ogni estate, invece, vedo società fallite o penalizzate perché non pagano gli stipendi. Non vedo neppure i famigerati e paventati sceicchi che ingannano l’attesa facendosi aria con mazzette di petrodollari in mano. E’ troppo facile fare la spesa con il portafoglio altrui. E’ troppo facile insultare chi deve gestire una società anche e soprattutto sotto il profilo economico e di bilancio in un contesto di crisi globale. Rendetevi conto che l’Inter è una società che, come tutte le altre, deve fare quadrare i conti oppure si portano i libri in tribunale e si chiude baracca. I “salvataggi per motivi di ordine pubblico” (vedi Lazio e Roma) sono stati una ridicola eccezione praticabile solo nell’Italico Paese. Volete che l’Inter faccia la fine di Lazio e Parma? O del Bologna finito in mano ad un Porcedda qualunque?Guardo il mercato in Italia e vedo che è un mercato fatto con le cambiali, prestito con diritto di riscatto, ovvero prendo ora e pago poi. Mi chiedo e vi chiedo se e quanto può durare una situazione del genere.Mi si può obiettare che all’estero spendono e spandono infischiandosene del cosiddetto FpF; bene, vi rispondo che i nodi verranno al pettine, tutti. Il tempo sarà galantuomo, come sempre.Tralasciando aspetti collaterali al calcio di casa nostra che lo stanno affossando ogni anno, teniamoci stretti quei Presidenti come Moratti che, oltre ai soldi, mettono la loro personale passione, passione che talvolta si deve scontrare e deve soccombere alla fredda logica dell’aritmetica e dei bilanci.Siamo tifosi, è vero, ma cerchiamo di guardare oltre il nostro naso; il calcio non è più uno sport, il calcio è cambiato. In peggio, purtroppo.