di Domenico D’Addio e Federico Carace’
parola al tifoso
Il bello della differita: 3 punti, testa del girone ma che Bale
Domenico DÂ’Addio e Federico Caracè sono due tifosi nerazzurri che vivono negli Stati Uniti. Vi racconteremo le peripezie che i nostri tifosi dall'altro capo del mondo compiono per seguire la Beneamata
Che le partite durino 90 minuti (piu’ eventuale recupero) non e’ di certo una novita’ per tutti gli appassionati di calcio, ma che si debba soffrire fino al 90mo e oltre e’ quasi un marchio di fabbrica, un’esperienza che ti tempra e un tremendo miscuglio di ansia e angosce che senza dubbio caratterizza il DNA dei tifosi nerazzurri.Fortunatemente al triplice fischio dello sloveno Skomina abbiamo portato a casa i 3 punti, la testa del girone e soprattutto la consapevolezza di poter esprimere un gran calcio per quanto visto nei primi 45 minuti.Per quanto riguarda la nostra giornata di Champions, eravamo alle solite: causa fuso orario, le 6 ore di differenza fanno si’ che la partita si svolga nel bel mezzo di un normale (per gli altri) mercoledi’ lavorativo; Dome e Fede che fanno? Semplice, si spegne il cellulare per evitare chiamate e messaggi di amici nerazzurri e/o eventuali gufate dagli invidiosi “conoscenti” milanisti, juventini e romanisti, internet chiaramente bandito e massima concentrazione solo sul lavoro, anche se con il cuore siamo a San Siro. Bisogna fare in fretta oggi: alle 19 c’e’ la differita in TV, e noi dobbiamo viverla come se fossimo in diretta!Ci sentiamo telefonicamente a 5 minuti dal fischio d’inizio, abbozziamo una probabile formazione sulla base di quanto letto in mattinata; Dome con la seducente tecnica degli occhi dolci convince la cameriera di un bar a sintonizzare una televione sul match, mentre gli altri clienti del locale si lamentano dopo aver visto interrompere la programmazione di un’inutile partita di baseball (e’ uno sport?!); Federico invece ha preferito fingere un tremendo mal di testa e uscire prima dall’ufficio, e non appena prende posizione sul divano Capitan Zanetti pensa bene di metterla in rete, a coronamento di un’azione collettiva da manuale del calcio.Uno a zero, poi due, anzi 3…sono 4, magia di Deki e doppietta del solito Re Leone, uno che sicuramente potrebbe fare anche il portiere, ma rimane pur sempre il centravanti piu’ forte al mondo.Poteva finire cosi’, ma i ragazzi forse hanno deciso di non scendere in campo nel secondo tempo: se qualcuno voleva far vedere al Presidente Moratti come spendere parte del tesoretto a gennaio forse ci e’ riuscito.Gareth Bale non lo scopriamo oggi, ma una partita del genere (e 3 gol) non se l’aspettava nessuno. Chapeau
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