di DOMENICO TROLI
parola al tifoso
Il cerchio si sta chiudendo. Manca ancora…
di DOMENICO TROLI Gentile Direttore, piano piano il cerchio si sta chiudendo, mancano ancora alcune teste che dovranno saltare e sarà così che l’opera di cambiamento radicale che l’Inter deve compiere, sarà completa. Non c’è...
Gentile Direttore,piano piano il cerchio si sta chiudendo, mancano ancora alcune teste che dovranno saltare e sarà così che l'opera di cambiamento radicale che l'Inter deve compiere, sarà completa.Non c'è più l'allenatore dell'inganno tattico, abbiamo preso una persona per bene, un buon allenatore, uno psicologo di ferro che è più vicino allo stile del rimpianto Vate di Setubal di quanto non sembrino dare a vedere le distanze caratteriali. Mi chiedo come mai, un presidente così deciso alla terza di campionato, non abbia pensato al Sor Claudio già a maggio, lasciando perdere quelle distrazioni mediatiche che portavano un giorno ad un tecnico e quello dopo ad un altro.Ma è qui che la penna del destino che disegna il cerchio, vira per l'ultima parabolica destinata a chiudere lo stesso.Un anno fa, Moratti si lasciava convincere da Branca ad investire sul tecnico spagnolo Rafa Benitez, nessuno mette in dubbio le sue qualità tecniche, anche alla luce della penosa esperienza nerazzurra (non mi si venga a dire che ha vinto due titoli....diciamo piuttosto che ne ha perso uno che è quello che ci manca in macheca e per di più in maniera miserrima). Alla luce di quella scelta tattica non condivisa, mi domandavo allora come mai una squadra che, idea di tutto il mondo calcistico, abbisognava solo di un condottiero fidato, uno psicologo che tenesse alta la tensione e facesse gruppo, veniva affidata al più acerrimo nemico dell'uomo dei trionfi che aveva abbandonato il Bernabeu non più di un mese prima lasciandosi dietro le lacrime della quasi totalità dei giocatori. Per essere una mossa psicologica posso dire che poteva sembrare più che altro una terapia d'urto. Infatti il buon Rafa ci ha messo meno di un nanosecondo a farsi nemico lo zoccolo duro dello spogliatoio, e non è colpa nè sua nè dei giocatori (l'empatia c'è o non c'è) se tutto questo è accaduto, ma di chi lo ha messo li. Passano i mesi, arriva Leonardo che fa il burattino di Mou dalla spagna, e che si rende conto che nella seconda stagione dovrà vedersela con la dura realtà senza i fili tirati dal burattinaio di Setubal. Ed ecco che comincia il valzer delle panchine assurde.... Aldilà dei nomi di AVB e Hiddink, si è fatta una sequela di nomi assurdi che nemmeno nella più deviata mente calcistica avrebbero potuto trovare alloggio. Poi il coniglio dal cilindro, ecco Gasperini, prima scelta del MAGO del luogo, il DG Branca, colui che un anno prima aveva estratto Benitez chiedendo ed ottenendo la testa di Oriali (l'unico che ci capiva qualcosa li dentro) a scapito di un anonimo Amedeo Carboni. Gasperini è un buon tecnico per carità, non ne condividevo la matrice Moggiana/Juventina e il disegno tattico. Il modulo a tre dietro, comportava la rinuncia a quasi tutti gli elementi della difesa, lo svecchiamento del centrocampo e la modifica sostanziale del reparto offensivo con l'ingresso di ali pure ma soprattutto la "svendita" di Sneijder ed Eto'o (per fortuna è partito solo il secondo). E siamo ai giorni nostri, il patron Moratti nella sua furia cieca calcistica, ha operato l'ennesimo cambio di rotta mettendo al timone un nuovo comandante di vascello, speriamo questa volta abbia azzeccato l'uomo, io penso di si, vedremo, però c'è da chiudere quel famoso cerchio e allora.....si cambi il primo ufficiale, che ha dimostrato di avere idee che non coincidono più con quelle dell'ammiraglio, aldilà dei meriti per aver costruito l'Inter del triplete, dobbiamo essere realisti. Tra Branca e la proprietà non c'è più unità d'intenti, magari Branca ha pensato di essere diventato troppo bravo (e non lo è) ed ha dimenticato che la corazzata di Mou l'ha costruita con l'aiuto del buon Gabriele Oriali. Ecco, chiudiamo il cerchio e riportiamo uno dei protagonisti del triplete al ruolo che gli compete ed eliminiamo l'ultima incomprensione tattica. Magari il futuro sarà più nerazzurro così.La ringrazio dello spazio offerto. Saluti.Domenico.
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