parola al tifoso

IL PRINCIPE CERCA GLORIA

  Arrivato a Milano tra lo scetticismo di molti che lo ritenevano un giocatore normale, per di più di 30 anni, senza nessuna presenza in champion’s alle spalle, Diego Alberto Milito li ha ormai convinti tutti. La sua prima stagione in una...

Alessandro De Felice

 

Arrivato a Milano tra lo scetticismo di molti che lo ritenevano un giocatore normale, per di più di 30 anni, senza nessuna presenza in champion’s alle spalle, Diego Alberto Milito li ha ormai convinti tutti.La sua prima stagione in una grande squadra, nell’Inter, è bastata per far ricredere tutti ed incoronarlo a vero fenomeno. I numeri parlano per lui: 34 presenze in campionato e 21 reti, 5 presenze in Coppa Italia e 2 gol, 10 presenze in champion’s league e 4 gol. Oltre alla quantità bisogna però anche pesare l’importanza dei gol del bomber argentino.Partiamo dalla competizione europea più importante, alla quale il Principe partecipa per la prima volta, e dove gli bastano poche partite di ambientamento per poi cominciare a segnare. Un solo gol nel girone, contro la Dinamo a Kiev, gol fondamentale per il proseguo della competizione e 3 gol , tutti decisivi, nelle partite a eliminazione diretta: uno contro il Chelsea a Milano, uno contro il CSKA e uno sempre a San Siro contro il Barcellona. Basterebbe questo per descrivere la sua annata, ma se non è sufficiente, per i più critici basta dare un occhio al campionato dove i centri del cannoniere sono ben 21 (tra cui i gol sia all’andata che al ritorno nei derby) e in Coppa Italia dove il gol più importante arriva in finale a Roma con un diagonale da applausi.Già perché Diego, non è solo un bomber, uno che segna, ma è anche e soprattutto uomo squadra, idolo dei tifosi, giocatore disposto a sacrificarsi ,come fatto a Barcellona, ma sempre pronto a pungere nel momento che ne ha la possibilità.Al primo anno forse era impossibile chiedergli di più, ma ora tutti gli interisti gli chiedono un ultimo sforzo: a Madrid servirà una delle sue partite, tanta corsa, tanto sacrificio, e il gol… la ciliegina sulla torta di una stagione fenomale, una stagione da principe…anzi forse da RE!