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parola al tifoso
Ormai è chiaro che la giustizia, almeno in Italia, non è uguale per tutti; e quella sportiva non si sottrae a questa spiacevole quanto vera credenza.A dar eco a questa convinzione sono arrivati (come se i precedenti non bastassero) gli strascichi della sfida di Coppa Italia tra Roma e inter.Nell’ incontro in questione, sono stati numerosi gli episodi sottoposti alla lente della giustizia sportiva che, con decisioni alquanto opinabili, ha sentenziato il proprio parere.
In quella che è stata una vera e propria guerra, culminata con il gestaccio di Totti (uno che molto spesso perde il lume della ragione), le uniche dure sanzioni sono state solo a carico dell’allenatore dell’Inter Mourinho, che si “era permesso” di rispondere alle provocazioni del presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, il quale, da acceso sostenitore dei colori romanisti, sosteneva di dover dare un premio di due milioni di euro alla sua squadra, qualora i suoi fossero riusciti a battere l’Inter nell’ultima giornata di campionato. Mister Mou ha risposto seccamente nell‘intervista post vittoria che la Roma farebbe bene a dare alla squadra senese i soldi risparmiati dalla mancata vittoria della Coppa Italia.
Morale della favola? Il tecnico portoghese deferito dalla giustizia sportiva, mentre per il numero uno del club toscano nulla di nulla. Ma la (in)giustizia sportiva ha fatto anche di meglio. Dopo la sfida contestatissima tra Lazio e Inter, queste le parole della presidentessa della Roma Rosella Sensi: “ Se fossi nei panni dell’Inter mi vergognerei di questa vittoria. Per lei, dopo queste ingiuriose quanto insensate accuse, non è arrivata nessuna sanzione disciplinare.Tutto questo lascia molto perplessi, e soprattutto fa perdere di credibilità al nostro calcio mettendolo in cattiva luce.Ma la domanda sorge spontanea: in base a quale criterio vengono formate queste commissioni di giudizio che il più delle volte emana verdetti incoerenti creando solo ingiustizie? In base a quale criterio giuridico vengono emanate le sentenze ? E soprattutto, da chi vengono scelti questi giudici?Le risposte che si possono trovare non rispondono a nessuna coerenza logica, ma è certo che sia necessario rifondare nuovi giudizi su basi più chiare e soprattutto eque.
Sull’argomento è intervenuto anche il Senatore Benedetto Adragna, grande tifoso neroazzurro e presidente del “ Inter club palazzo Madama”, dicendo di voler aprire un dossier sulle decisioni incoerenti e discutibili apportate dalle commissioni d’ inchiesta ultimamente sempre contro la squadra del presidente Moratti. Il Senatore ci tiene a precisare che tutto questo non è vittimismo, ma voglia di fare chiarezza sui metri decisionali e non per nulla imparziali dei giudici sportivi.“Inoltre- aggiunge Adragna- come se non bastassero queste discutibili commissioni, c’è anche la questione della stampa italiana, che in questa stagione sembra la vera avversaria della squadra nerazzurra. Soprattutto in occasione della sfida di Champions è stato assurdo l’atteggiamento del giornalismo sportivo italiano che non ha risposto ai provocanti attacchi della stampa catalana.”Inoltre il Sen. Adragna tiene a puntualizzare: “Comunque vada a finire questa stagione sarà un successo, e al Presidente Moratti resta la certezza di aver già vinto e di avere un Inter diversa, una grande Inter , più forte degli attacchi della stampa e della falsa giustizia sportiva.”“Ci tengo a dire -conclude il Sen. Neroazzurro- che sto istituendo il “premio rosicone”, da attribuire a tutti gli anti-interisti che rendono amara la propria vita gufando contro i nostri colori. Il primo vincitore? Sicuramente Massimo Mauro.”
Si ringrazia il Sen. Benedetto Adragna per la cordiale disponibilità
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