parola al tifoso

Il silenzio dei colpevoli: lettera aperta a Leo

Tutto tace in Corso Vittorio Emanuele. Si brancola nel buio nella Milano nerazzurra. Quei silenzi che fanno male e quelle parole che di certo non aiutano. Tra un “no comment” e un “sono solo illazioni”, niente ci è dato...

Alessandro De Felice

Tutto tace in Corso Vittorio Emanuele. Si brancola nel buio nella Milano nerazzurra. Quei silenzi che fanno male e quelle parole che di certo non aiutano. Tra un "no comment" e un "sono solo illazioni", niente ci è dato sapere.Ci si è svegliati dal "sogno" forse? Leo ti sei svegliato dal "sogno"? Non hai retto la pressione dell'ambiente nerazzurro? Cosa ti spinge ad andartene in Francia? In fondo qui in Italia non siamo messi benissimo, ma a Parigi il calcio non è di certo l'attrazione principale. E' solo un sogno più ricco di emozioni a farti andare oltre confine?Nonostante il tuo passato non fosse ben visto dai tifosi nerazzurri, con la tua presentazione tutta "pane, amore ed empatia" eri riuscito a convincere anche il più dubbioso degli scettici. Ci avevi fatto innamorare del tuo modo di fare e del tuo modo di operare. Tu che non eri solo un allenatore, eri il simbolo di un cambiamento. Il simbolo di una ribellione nei confronti della milano rossonera. Ci avevi messo la faccia, non penso che tu abbia voluto 'sputtanarti' cosi per soli sei mesi.Perchè non prendi carta e penna e ci racconti, coi tuoi modi da poeta romantico, cosa provi in questo momento? Vogliamo, desideriamo, meritiamo almeno una tua parola non un tuo silenzio. Eri stato più forte di coloro che ti chiamavano Giuda. Hai provato anche cosa vuol dire vincere un trofeo con una squadra considerata da tutti bollita e che tu con il tuo carattere avevi rivitalizzato. In fondo in panchina stavi bene, sempre elegante come da dirigente. Sempre professionale come da dirigente.Non eri uno qualunque per noi interisti e ciò che sta accadendo te lo dovrebbe far capire. Non ti chiameremo mai come hanno fatto altri appartenenti all'altra sponda del Naviglio. Nessun epiteto per te, solo parole dolci e romantiche come ci avevi insegnato tu.Hai lasciato un pò di vuoto in noi che ti abbiamo difeso da tutto e da tutti."Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola" ci disse Giovanni Falcone. Sai che vuol dire? Vuol dire rinunciare agli ideali in cui credi. Puoi farlo, se hai paura di perdere il bene prezioso che e' la vita. Ma che qualita' puo' avere la tua vita se hai tradito i tuoi ideali?Medita Leo su queste parole. Dette all'uomo e non all'allenatore. Tu che sei l'empatico per eccellenza non ti trasformare in pochi giorni in alessitimico. Non ti appartiene. Non credo che tu non sappia il motivo che ti spinge a provare certe emozioni, ed al contempo non credo che tu abbia perso la facoltà di interpretare le emozioni degli altri.Che valore ha questo silenzio Leo? Se rimarrà cosi in eterno, per noi sarà solo il silenzio di un colpevole ex romantico...