parola al tifoso

IL “SILENZIOSO” RUMORE DEI NEMICI

Alessandro De Felice

Chelsea – Inter si sa che per noi interisti era una tappa fondamentale del nostro cammino. Uno di quei tanti ostacoli che la stagione calcistica ci pone davanti. Questa volta però la montagna da scalare era alta, molto alta. Il Chelsea non...

Chelsea - Inter si sa che per noi interisti era una tappa fondamentale del nostro cammino. Uno di quei tanti ostacoli che la stagione calcistica ci pone davanti. Questa volta però la montagna da scalare era alta, molto alta. Il Chelsea non è il Maccabi Haifa o lo Zurigo, è una vera squadra. Una di quelle schiacciasassi che asfalta tutto ciò che incontra. Una squadra inglese di quelle toste, rognose, dotate di grandi giocatori con spirito da guerrieri. "Non dire gatto se non l'hai nel sacco" affermava il Trap. E' sempre meglio parlare dopo! Allora noi oggi possiamo parlare e smentire un pò tutti i maestri di calcio che nel tempo hanno detto la loro sull'Inter.

Galliani a inizio stagione parlava della carica proveniente dalla musichetta della Champions, ma forse quest'anno a San Siro durante le partite del Milan hanno dimenticato di suonarla. Un Milan che perde con lo Zurigo (in casa!!!) e due volte col Manchester non può ancora presentarci la solita minestrina quale: "noi abbiamo vinto 7 Champions League, siamo stati campioni del mondo e bla bla bla...". Il calcio è fatto di momenti, di attimi. Conta poco il passato, conta solo il presente. Galliani subito dopo la disfatta di Manchester ha palesato tutti i suoi limiti da dirigente, adducendo le colpe della sconfitta alla "mancanza di stadi di proprietà" da parte delle società italiane. Ma perchè mi chiedo io: l'Inter non gioca come il Milan a San Siro? Ci sarebbe voluto un bel bagno di umiltà da parte dell' a.d. del Milan. Non si può vincere la coppa acquistando Favalli, Abate, Antonini, Huntelaar. Parliamoci chiaro, non facciamo i finti moralisti, il Milan senza gli "aiutini" in campionato, chissà in quale posto in classifica si troverebbe attualmente. 

Sono molto dispiaciuto oggi per per Lapo Elkann, un vero edonista. Gode con le sconfitte dell'Inter. Sinceramente, credo che nella vita non ci sia niente di più bello che godere delle proprie vittorie, non delle disfatte altrui. Ma forse lo dobbiamo giustificare, la sua Juve è 5 in campionato e ben lontana dalla capolista. Domenica doveva ripartire la rincorsa all'Inter (qualcuno gli spieghi che mancano 10 giornate alla fine del campionato) ma la Juve ha pareggiato 3 a 3 in casa con il Siena. Ecco perchè Lapo cerca soddisfazioni addirittura in altri sport. La sua stoppata in Nba può essere di certo un ottimo biglietto da visita per tentare una carriera nel basket. Mi spiace anche per Blanc, voleva vivere notti magiche in Champions e guadagnare la "terza stella". Le uniche stelle della Juventus quest'anno sono stati i "vaffa" di Melo e i malumori di Diego. Due campioni, secondo i dirigenti torinesi. Due bidoni, secondo il resto dell'intera popolazione calcistica italiana.

Un pensierino va anche al caro mister Ranieri. Come dimenticare la mirabolante impresa della Roma col Panathinaikos, oppure il pareggio ottenuto a Livorno. Ma come, non era tra le favorite per portare a casa l'Europa League? Non doveva essere "l'anti-Inter" di questo campionato? Mi spiace, nonostante il suo augurio all'Inter di non passare il turno, questo desiderio non si è realizzato. Meglio tacere.

Avrei tante parole da dire a Borini (giocatore del Chelsea per chi non lo sapesse), ad Ancelotti, ai tifosi antisportivi italiani. Solo che oggi il "rumore dei nemici" non si sente. Tutti tacciono. Come mai? Una presa di coscienza doverosa da parte di questi uomini di calcio o soltanto tanta invidia? Stimo l'onestà intellettuale di Mario Sconcerti che ha affermato di "aver sottovalutato l'Inter, sbagliando!".

Tra tutte queste critiche ho dimenticato di dire la cosa più importante, due parole semplicissime: GRAZIE RAGAZZI!

I gufi tutti giù dal trespolo ancora una volta. Speriamo che cadendo, non si sistemino sul carro dei vincitori. Siamo gia in troppi: giocatori, dirigenti e tifosi esclusivamente nerazzurri. Per gente che sostiene altri "colori" non c'è posto da anni!