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parola al tifoso
PAROLA AL TIFOSO LEONARDO RANIERI
Passata la nottata, attenuata in parte la delusione, faccio alcune considerazioni.
Dopo essermi esaltato per le 2 buone prove di Chivu come centrale devo ricredermi. Se a questo aggiungiamo che Nagatomo va bene al Cesena non certo all’Inter abbiamo una difesa inadatta, per almeno il 50%, ad una squadra di vertice.
Il centrocampo non corre, Cambiasso è la controfigura di se stesso, Obi ha corsa e dinamismo ma non vedo altro (cmq meglio di niente), Stankovic sta come Cambiasso, di Poli non si hanno certezze, Motta è un giocatore improponibile (al di là dell’essere veloce o lento, tecnico o brocco) perché non si può puntare su un giocatore che riesce a giocare solo una partita ogni dieci senza infortunarsi.
I nuovi acquisti che Branca, parole sue, ricomprerebbe non sono da Inter e su questa cosa penso che conveniamo tutti quindi inutile soffermarsi sui perché.
Milito si è fatto il malocchio da solo con quelle dichiarazioni (che nessun tifoso potrà mai dimenticare) post finale a proposito delle tante offerte che aveva e che ne mettevano in dubbio la permanenza: ditemi se c’è ancora qualcuno che dopo un anno e mezzo di nulla spera nel suo recupero.
Si parla di ingratitudine e io non capisco!Chi ha mai detto di non essere grato a Moratti per quello che ha fatto negli ultimi 7 anni (15 trofei!!!) e soprattutto nel periodo precedente in cui non si giocava alla pari e quindi, pur meritandolo, non si poteva vincere???Non è ingratitudine constatare che senza investimenti da grande squadra (come quelli fatti negli ultimi due anni: Castellazzi, Jonathan, Nagatomo, Alvarez, Coutinho, Forlan, Castagnos, Biabiany, Mariga) non si può essere una grande squadra. Per non parlare del fatto che, in concomitanza con gli acquisti di scarso valore appena mensionati, ci si è liberati di Balotelli ed Eto’o.L’età dei nostri ex campioni aumenta e, ogni tanto, sento parlare di rinnovi.La gestione degli allenatori (ben quattro) dal 23 maggio 2010 in poi credo che si commenti da sola e che dia l’immagine esatta delle capacità dei nostri dirigenti.Ciò detto, con grandissima gratitudine riconosco a Moratti i suoi meriti e, proprio per tutelarne l’immagine di vincente, lo invito a cedere la società dando spazio a chi è in grado di investire e aprire un nuovo ciclo.Da questo nuovo ciclo non mi aspetto vittorie perché non può essere sempre così, ma mi aspetto che l’Inter se la giochi alla pari con le altre cosiddette big in Italia e magari anche in Europa.
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