- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
parola al tifoso
Ti vorrei sollevare. Come tu hai fatto con me tutte le volte che cadevo, Inter. Però ti dirò la verità. E la verità è che non ci voleva. Questo scivolone proprio no. D'accordo, niente è perduto. Lo so, ma un'altra possibilità di respirare, quella sì, se n'è andata. A camminare in bilico insieme a te, su questo filo nerazzurro, certe sere manca il fiato. Si resta immobili per il terrore di cadere. Immobili come quando il rumore di un palo, che si mette in mezzo tra Milito e il pareggio, diventa assordante. Le battaglie perse hanno sempre qualcosa da insegnare, ma cosa lo si capisce sempre alla resa dei conti. Mourinho, se solo parlasse, probabilmente ora direbbe: "Più uno è meglio che meno uno". Si, è vero. Ma accidenti quanta paura fa. Stanotte è difficile restare in equilibrio, cercare le parole per farsi passare il solito senso di impotenza che invade il cuore e il cervello di chi come me ti ama davvero, tutte le volte che tu parti in mezzo all'Oceano in tempesta per scelta. Posso solo fare il tifo per te e restare a vedere cosa succede, nient'altro. Sei tu che devi fare tutto il resto. Sei tu che devi rialzarti, ricominciare da zero. Lo so, è burrasca là fuori. Ma non ti spostare, non è questo che mi hai insegnato. Mi hai insegnato che per lottare contro tutto e tutti devi avere un coraggio e un talento che nessuno si aspetta da te. Per arrivare alla meta serve una consapevolezza da prescelti. Quindi è inutile raccontarsi che è solo una sconfitta, una tra le tante. Meglio dirsi che fa male, questa fa malissimo. Ora non hai più nessuna certezza, nessun faro guiderà le tue difficili serate da capolista. Ma ti sembra un buon motivo per mollare? Te lo dico io: no, non lo è. E' pure buio là fuori, ma dicono che tanto più la notte è nera, tanto più l'azzurro del giorno è vicino. E io, sarò pazza, alle sfumature nerazzurre c'ho sempre creduto. E tu Inter, quanto ci credi?
© RIPRODUZIONE RISERVATA