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parola al tifoso
Il Biscione contro la Lupa. Poche ore e sarà di nuovo Inter-Roma. Quella che stasera si giocherà al Meazza è la quarta finale di Supercoppa Italiana degli ultimi cinque anni. L’unica eccezione è quella dell'agosto 2009, quando la Lazio soffiò il titolo ai nerazzurri nella finale di Pechino. Primo 'titulo' della stagione in palio: pochi giorni di preparazione (segnata dal Mondiale), solite scintille, stesse emozioni dalle quali ripartire dopo la calma (forse solo apparente) estiva. Nei tre precedenti incontri la squadra di Milano l’ha spuntata due volte: nel 2006, in rimonta, grazie ai gol di Vieira e Figo e nel 2008 grazie ad un rigore decisivo di capitan Zanetti. Nel 2007 invece vince il club capitolino con un gol di De Rossi. Il duello, che ha animato il 2010 e gli anni del post-calciopoli in Italia, si rinnova, dunque e da qui si riparte. La Roma ha appena comprato Simplicio e l’ex imperatore interista Adriano (aspettando Burdisso), ma Ranieri (che ha detto: 'Sono loro i favoriti, ma ce la giochiamo') potrà contare soprattutto sulla ‘vecchia guardia’ guidata dal duo Totti-De Rossi. L’Inter del dopo Mourinho sarà guidata da Rafa Benitez che, con stile e modi diversi rispetto al suo predecessore, ha già fatto capire di avere le idee molto chiare ('Vogliamo vincere, un trofeo per volta'). Balotelli non c’è più, ma la squadra del trionfo nerazzurro è sostanzialmente uguale. Come a dire ‘Per quest’anno non cambiare: stessa Inter, stesso mare’.
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